Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      LIBRO UNDICESIMO \{
      Tempo, i'quali accordarono segreta mente con Sarmiento di dovergli dar la terra e tutta la munizione della farina, la quale era una copia incredibile, ed egli salvasse loro la roba e la vita, senza fare ingratissimamente menzione alcuna : de' soldati, sebbene scrivono alcuni che si patteggiò che si dovesse fare con esso loro a buona guerra.
      Ma di già Andrea Giugni, il quale v' era per commessario in luogo del Ferrucci, e Piero Orlandini, il quale governava una compagnia , erano stati corrotti da Niccolò Orlandini chiamato il Pollo , e da Giovanni Band ini, l'uno de' quali era col marchese del Guasto, e l'altro con gli Spagnuoli, da' quali era, per favellare benissimo la lingua loro, e per più altre sue parli, amato sommamente e onoralo. Piero dunque, arendo la domenica mattina invitati alcuni capitani spagnuoli venuti da Puutormo, fatte levare le guardie e 1' artiglierie dalle mura, se n'andò a desinare, e al suo alfiere, il quale gridando e correndo di qua e di là, r avvertiva che i nemici entrerebbono dentro, e ammazzati loro saccbeggerebbono la terra, rispose che uon dubitasse nè si desse tanti affanni, perehè i' accordo era fallo , e si bandirebbe fra mezz' ora in piazza. Gli Spagnuoli, veduto levale tutte I' offese, corsero incontanente con grand* impeto alle mura, e con lutto che non vi" trovassono resistenza nessuna, durarono delle fatiche a entrarvi, e bisognò che alzai; da que' di sotto, non avendo scale, e presi per mano da que' di sopra, fossero tirati suso e aiutati salire. Aveva Sarmiento fatto espressamente comandare a tutti f che nessuno ardisse far violenza o danno alcuno a' soldati ; perehè eglino corsi alla piazza, e gridando sacco, sacco, ammazzarono alcuni Empolesi, e molli ne presero, e in poco d' ora misero a sacco e a ruba tutto il castello , il quale era pieno e pinzo di tulli i beni, oode la preda fu grande. Boccanera nella prima giunto, e, secondoehè si credette, avvertito ioaanzi, se n'andò a dirittura alla casa dov' era 1' alloggiamento di Piero, nella quale s' erano, per salvarsi, molte donne d'Empoli e alcune di Firenze co' loro megliori arnesi ricoverate, e calatosi dal letto , con non minore crudeltà che avarizia, tolse loro infino a' paternostri, e più oltre proceduto si sarebbe, se non fusse stato Giovanni Bandini il quale vi s'interpose, e riparò, il Giugui e l'Orlandino, pensando di potere a quel modo o ricoprire o scusare così bruito e scellerato tradimento, si feeero ■ pigliare in pruova, e, secondochè scrissero alcuni, furono taglieggiali e tormentali, il che come sarebbe stato degno della loro perfidia, cosi non fa vero. In quel mentre entrarono nella terra ancora gl'Italiani del signore Alessandro, e, se nulla v'era rimaso, tutto rapirono. Ma Sarmiento ( sopraggiunlo tra queslp cose il marcheie del Guasto),gli eu-sirinse a uscirne, il qual , marchese, benché fusse arrivato lorJi, fccov^ooQle


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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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