Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
LIBRO UNDICESIMO 7 Igiudicassero essere a proposito per salvezza della patria loro. Oltra di questo, pur con licenza del medesimo capitano, armarono tutta la gioventù di Volterra e la divisero in quattro compagnie, facendo d'ogni contrada della città una compagnia , a ciascuna delle quali dettero per capitano uno de' medesimi giovani della terra, e ogni sera una di queste compagnie faceva la guardia in piazza e per tutta la città: ed a queste quattro compagnie s' era aggiunta un' altra compagnia di circa cento soldati forestieri, pagati pure dalla comunità di Volterra, a i quali i dieci della guerra avevan dato per capitano Giulio Graziani dal Borgo a Sin Sepolcro. Facevano oltre di questo fare le sentinelle su per le mura della città a molti contadini del contado volterrano, comandati da loro per quesla stessa cagione : fortificarono ancora tutta la città e i borghi di quella in quel miglior modo eh' ei potettero, facendo fare fossi e bastioni in quei luoghi ne' quali pareva che facesse mestiero il farli, ai quali per fornirli il più presto che fusse possibile, lavorarono con grandissima sollecitudine tutti i cittadini volterrani : condussero dentro alla città tutta quella maggior quantità di vettovaglie e di legumi eh' ei potettero.
Era in questo tempo podestà di San Gimignano Giovanni Covoni, e aveva in quel luogo quattro compagnie di soldati, delle quali erano capitani Tinto da Battifolle, Paol Corso. Goro da Montebenichi ed Ercole da Berzighella, e vedendo tutta la Valdelsa ribellarsi da' Fiorentini, e darsi al duca di Malti, non gli parendo potere stare sicuramente in quel luogo, e (emendo della ribellione de' Volterrani, si partì da San Gimignano, e andossene a Volterra, dove fu da' cittadini volterrani in apparenza ricevuto volentieri, ma non vollero già alloggiare nella città » suoi soldati, ma dettero loro gli alloggiamenti ne' borghi fuor della terra ; nè potette mai Giovan Covoni ( che s' era preso da se stesso titolo di commeissario ) persuadere a' Volterrani che alloggiassero dentro alla città le quattro compagnie di soldati eh' egli aveva menate «eco; perchè egli sdegnato chiamò i quattro capitani di sopra detti delle sue compagnie, e comandò loro segretamente che la mattina seguente all'aprir delle porte, senza toccar tamburo e senza strepito, si ritrovassero in ordinanza alla porta di San Giusto, ed entrassero dentro, ed andassero alla volta della piazza de' priori, e che ciascuno de' capitani pigliasse un canto di quella, e vi mettesse la sua insegna. Perche il capitan Goro prese la bocca della strada della via Nuova, che sbocca in piazza, e la porta del palazzo de'priori: laonde quella banda di soldati volterrani eh' era alla guardia della piazza cominciò a domandare i soldati del commessalo Covoni, e dir loro : che volete ? che volete f dai quali fu loro risposto , siccome era stato loro cornatalov^rOOQle
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