Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
LIBRO UNDICESIMO
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die se ne fussero. Mandarono ancora ambasciadori a papa Clemente, il quale in questi tempi si trovava in Bologna, per confermare i capitoli dell' accordo eh' eglino avevano fatto con Taddeo Guiducci, i quali furono questi : inesser Mario Maffei vescovo da Caviglione, che in quel tempo era in Bologna, ser Agostino Falpncini e Giovanni Marchi, e con loro andarono dodici giovani volterrani molto bene a ordine, i quali furono veduti dal papa molto volentieri, e uditi benignamente, e furono loro sottoscritti i capitoli di sopra delti di sua propria mano, dato loro un breve, la copia del quale non mi è paruto fuora di proposito mettere in questo luogo.
Clemens papa VII dileclis filiis salulem et apostolicam benedi-etionem.
Oratores veslri, cum a vobis lileras reddidissenl, pluribus verbis vestram apud nos devolionem et fìdelUalem exposuerunt, quae quamvis non inexpsclata nobis acciderit, gratmima tamen atque acceplissima (vii. Jlaque, et illos benignissime vidtmus , et omnia quae ad incolu-milatem vestram pertinente quantum cum Domino possumus, illis poi-liciti sumus, deoolionemque veslram horlamur, ut in senlenlia permanere velitis, a nobisque omnia proponatis, quae vestra observantia , Viaximaque devotio promentur.
Dalum Bononiae sub Annulo Piscaloris die XXVI Marlii MDXXX, pontificatus nostri anno septimo.
Il qual breve reeaio in volgar fiorentino dice cosi:
« Diletti figliuoli, salute e apostolica benedizione. »
« Gli ambasciadori vostri avendoci consegnato le vostre lettere, con molte parole ci hanno esposta la fede e devozione vostra verso di noi, la quale ancoraché non ci sia stata nuova, ci è stata nondimeno gra-tissima e accettissima. Per tanto noi gli abbiamo veduti benignissimamente, e abbiamo loro promesso , per quanto noi possiamo coli' aiuto del Signore, tutte quelle cose che s' appartengono alla salvezza vostra, e confortiamo la vostra devozione, che voglia star ferma in questo proposito , e rendersi certi di dover ottenere da noi tulio quello che merita la vostra grandissima devozione e osservanza verso di noi. »
«Dato in Bologna sotto l'Anello del Pescatore a di 26 di Marzo 1530, 1' anno settimo dej nostro potificato. >
In questo mezzo i Volterrani eh' erano alla guardia de' bastioni, i quali noi dicemmo di sopra eh' erano fatti intorno alla cittadella, at-
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