Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      80 STORIA FIORENTINAtendevano giorno e notte a ingiuriare con brutte parole e disoneste Bartolo Tedaldi e Niccolò de' Nobili, e quei soldati eh' erano con loro in cittadella, dai quali era loro non meno disonestamente risposto, che essi avessero con parole ingiuriato altri, e fecesi nella città e fuori tra I'una e I' altra parte qualeh? scaramuccia con poco danno di ciascuna delle parti. Trasse ancora quasi ogni giorno e ogni notte la fortezza nella città di molti tiri d' artiglieria, i quali fecero poco danno, perciocché nella fortezza non era altra artiglieria che un quarto cannone e certi sagri (1), ed altri pezzi piccoli ; conciossiacosaché tutta V artiglieria buona e d'importanza eh' era in quella fortezza, n1 era stata cavata per la guerra che al tempo di papa Lione s' era fatta a Urbino, nè mai gli era stata rimessa, di maniera che a' Volterrani feciono più danno i sassi che con i mortai erano tratti dai soldati della fortezza nella città, i quali danneggiavano assai le case de' Volterrani, che non fecero l'artiglierie. Ma cominciandosi nella cittadella a patire di vettovaglie, perciocché quando Volterra si ribellò gli si rifuggirono molte bocche disutili di Fiorentini e altri i quali erano prima nella città, di maniera che nella fortezza erano in tutto circa cinquecento persone, delle quali non ve n' erano più che cento trenta in circa atti a combattere, perciocché la maggior parte de' soldati che noi dicemmo eh* s' erano ritirati in cittadella, se n' erano, per non patir disagio e correr pericolo, usciti, secondo il costume corrotto e non mai a bastanza biasimalo de' soldati moderni, parte de' quali se n' erano venuti in Volterra a toccar danari in quella città, e parte in campo ; perchè quelli della fortezza cominciarono a muovere ragionamenti d' accordo col comrnessario Guiducci e co'Volterrani, e finalmente a'sette di marzo conchiusero insieme una tregua per due mesi con queste condizioni : che I' uno non dovesse offender l' altro, e che i Volterrani dovessero pagare a Bartolo Tedaldi comrnessario della cittadella scudi trecento, e dargli tutte quelle vettovaglie che giornalmente bisognassero per quegli eh' erano nella fortezza, i quali le dovessino pagare il giusto prezzo, e che in Volterra non potesse venire per dette vettovaglie * se non sei provvigionati per volta, ma che i Fiorentini gli potessero venire a lor piacere. I quali capitoli furono sottoscritti da tutte due le parti, le quali s' obbligarono d' osservargli sotto alcune pene., nel qual
      (i) Secondo altri Autori, cosi 1' Arbib, non sono queste che due diverse de^ nominazioni della stessa sorta d'artiglieria. Comunque siasi, il'quarto cannone» o quarto di cannone ( E. di L. ) è cosi detto dal calibro e dalle proporaioni ridotte al quarto di quelle del Cannone intero. Veggasi il Grassi ( Di*. MiU1- )< ohe supplisce al silènzio della Crusca.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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