Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
84 STORIA FIORENTINAmaniera, che si condussero fuori dell' esercito de' nemici, ma in più parti, perciocché certi di loro avevano camminato più velocemente degli altri e per diverse vie, siccome spesse fiate suole avvenire la notte. Onde i capitani che all' uscir della porta di Firenze erano alla testa di quelle fanterie, veggendosi rimasi con poca gente, chiamarono Girolamo Accorsi d' Arezzo, cognominato il Iìombaglino , giovane allora di prima barba, ma prò della persona e di gran cuore, e gli dissero eJie s' ingegnasse di ritrovare quei soldati eh' erano sparsi per quelle colline chi in qua e chi in là, e si sforzasse di rimettergli insieme.
Egli, il quale era velocissimo al correre, cominciò a camminare inverso una di quelle colline dove e' vedeva certe corde d' archibuso accese, e arrivalo là, dove aveva veduto le corde di sopra dette, trovò parte di que' soldati i quali avevano camminato innanzi agii altri, e fattogli fermar quivi, si diede a cercar degli altri, i quali avendo in breve tempo ritrovati, gli ragunò insieme cogli altri e gli ricondusse a' loro capitani, i quali con quelle poehe genti eh' erano loro rimase, s' erano fatte a poco a poco innanzi, e cosi cominciarono a camminare tutti insieme , tantoché all' alba arrivarono sul fiume della Greve, dove furono affrontati dalla cavalleria e fanteria dell' esercito nimico, che il principe d' Orange aveva lor inandate dietro ; co' quali combatterono valorosamente, di maniera clie senza danno alcuno passarono la Greve, e cominciarono allegramente a camminare sopra quelle colline inverso Empoli , avvisandosi d' avere ormai passati tutti i pericoli ; ma quando giunsero sul fiume della Pesa , furono di nuovo assaltati dai medesimi, co' quali durarono a combattere fin alla Torre de'Frescobaldi continuamente; nella quale scaramuccia fu ucciso il capitano Niccolò da Sassoferrato , e se il Ferruccio non avesse avuto I' avviso di questo assalto, e non fusse uscito d' Empoli con buon numero di soldati a piè e a cavallo a riscontrargli e soccorrergli, sa-rebbono stati tutti uccisi e fatti prigioni da' nemici; i quali, veggendo venire il soccorso del Ferruccio , si ritirarono, ed egli colle sue genti e con quelle eh'egli aveva soccorse, se ne ritornò in Empoli; ed al Bombaglino, per aver egli (siccome di sopra è detlo ) rimesse insieme di notte valorosamente quasi tutte quelle genti eh' erano uscite di Firenze , donò un cavallo, una collana d' oro e una celala ; e stelle di poi in Empoli due giorni , e la mattina de'venzetle d' aprile qualtr'ore innanzi giorno , con selle compagnie di fanteria, i quali erano circa millequattrocento, e con quattro compagnie di cavalleggieri, i quali erano circa dugento, si partì d' Empoli, e lasciogli alla guardia Andrea Giugni di sopra detto con quattro compagnie di soldati, delle quali erano capitani Tinto da fiattifolle, Piero Orlandini, il quale fu anchev^rOOQle
| |
Firenze Girolamo Accorsi Arezzo Jie Greve Orange Greve Empoli Pesa Torre Frescobaldi Niccol Sassoferrato Ferruccio Empoli Ferruccio Empoli Bombaglino Firenze Empoli Empoli Andrea Giugni Tinto Piero Orlandini OOQle
|