Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
8G STORIA FIORENTINAbraccio una rotella, e fecesi innanzi con una testa di cavalleggicri armati a piede con una picca per uno in mano, e con certe lance spezzate le quali egli aveva seco, o dando delle fedite a tutti i sudi soldati i quali ei vedeva ritirarsi indietro, prese finalmente il bastione di sopra detto, ed in questa maniera essendo arrivato in testa della via Nuova, cominciarono dall' una banda e dall' altra di quella via a rompere i muri delle case, e cosi entrare dell' una nell' altra, tanto eh1 ei s' insignori di tutta la via Nuova ; ed essendo le cose in questo stato, Sopravenne la notte, sicché non si potè andar più avanti, massimamente che te sue genti erano stracche, che non si reggevano quasi più in pie ; perchè egli fece tirare que' due pezzi d' artiglieria che i Volterrani avevano messo in testa della via Nuova, sotto la fortezza, e mettere le sentinelle per tutto dove faceva di bisogno, ed alla guardia della piazza lasciò il signore Cammillo da Piombino, il quale cori certi Corsi e altri soldati e capitani era venuto a Volterra in aiuto del Ferruccio, e con lui lasciò tre compagnie di soldati, e così bisognò stare tutta notte in arme.
La mattina di poi, che furono i venlotto d' aprile , il Ferruccio messe di nuovo in ordinanza tutte le sue genti in Firenzuola insieme con i suoi cavai leggieri, i quali egli aveva fatti tutti smontar da cavallo per combattere il resto della città; e fece mandare un bando, che dava Volterra a sacco a' soldati, se eglino la pigliavano per forza, e confortogli oltra di questo colle parole a portarsi valorosamente. 1 Volterrani dall' altra parte, ancoraché tutta notte avessero fatto bastioni , e sbarrate le strade per le quali dovevano passare i soldati del Ferruccio, e messigli certi pezzi d' artiglieria grossa ed i loro soldati alla guardia, i quali erano circa cinquecento , veggendo nondimeno che il Ferruccio con i suoi soldati veniva alla volta de' loro ripari animosamente, e tanti de' loro morti per le strade , e perduta buona parte della città, e che quei Fiorentini i quali noi dicevamo di sopra eh' egli avevano messi al punto contra la fortezza , gli avevano abbandonati fuggendosi di Volterra, invilirono; del che accorgendosi il commessario Guiducci, mandò un tamburino al Ferruccio a fargF intendere eh' egli desiderava di parlargli, ed a pregarlo Ferruccio dette la fede a Taddeo GuiduCci, al capitano Giovambatista Borghesi e a tutti que' Volterrani che venissero con loro a parlargli, di non gli offendere; de' quali ne venne quattro. Giunti che furono questi sei alla presenza del Ferruccio , gli domandarono quello che voleva dà loro, a cui egli rispose che voleva la città di Volterra per la signoria di Firenze , e t he i Volterrani si rimettessero in lui libera-
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