Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      libro undicesimo 91
      nimici mandarono gente in Iop soccorso, le quali sentendo il Ferruccio ch'erano arrivate a quel luogo al quale égli aveva aggiustato que' duo pezzi d' artiglieria, eh' egli aveva messi in sul cavaliere che noi dicemmo ch'egli aveva fatto poco innanzi, fece sparare quell'artiglieria e ne ammazzò alcuni di loro, ed il capitan Goro con i suoi soldati se ne ritornò in Volterra cosi fedito. Quindi a pochi giorni Fabbrizio mandò due delle sue compagnie di soldati ad alloggiare nel convento di Sant'Andrea, eh'è presso alle mura di Volterra dalla parte di fuori, ed ordinò ch'eglino si fortificassero in quel convento; perchè un giorno il signor Cammillo da Piombino usci di Volterra con tutti i suoi soldati, e andò per cavarne quelle due compagnie del conventò di sopra detto, e combattè con loro assai, di maniera che da ogni banda mori assai soldati, ma non potè cavargli di quel convento, di maniera ehe, fedito d' un' archibusata in un ginocchio, se ne ritardò in Volterra, e di quivi a tre o quattro giorni si mori di quella fedita.
      In questo mentre il marchese del Guasto insieme con don Diego Sarmiento, dopo la presa d'Empoli, se ne vennero colle loro genti a Volterra, dove giunsero a' dodici di giugno la mattina innanzi giorno, ed accamparonsi appresso alla porta Fiorentina, dove per essere stracchi e per tener poco conto de' loro nimici, non si fortificarono altramente; perchè il Ferruccio màndò la medesima mattina al levar del sole ad assalirgli il capitan Francesco della Brocea Corso, castellano della fortezza di Volterra, ed il capitano Goro da Montebenichi con circa trecento soldati, i quali nei principio misero in disordine e fecero ritirare indietro le genti spagnuole, e ne uccisero alcuni; ma essendo le genti del marchese soccorse dall' un de' lati da quelle due compagnie che no; dicemmo di sopra eh' erano nel convento di Sant' Andrea, e dall'altro dal resto de' soldati di Fabbrizio , fu mozza da ogni parte la strada a'soldati del Ferruccio eh'erano usciti di Volterra, 6icchò di loro ne rimasero tra prigioni e morti circa venticinque , de' quali uno fu i, capitano Francesco dalla Brocca di sópra detto, ed il luogotenente dei capitano Goro da Montebenichi; sicché finalmente in quella fazione ricevettero più danno le genti del Ferruccio, le quali erano uscite di Volterra, ehe quelle de' nimici.
      Il giorno di poi, che fu gli tredici di giugno, il marchese condusse le sue artiglierie, le quali erano circa dieci connoni, presso alla muraglia, e la notte di poi le condusse sotto le mura in quel! luogo dove egli voleva far la batteria; quivi il Ferruccio, avvisandosi che il mar. chese dovesse battere Volterra da quella parte, aveva fatto molti ripari e grandi siccome sono, ritirale, fossi larghi e cupi; ne' fondi de'qual; aveva fatto mettere molte tavole, nelle quali erano confitti certi aguliDigitized /yG0CK


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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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