Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
LIBRO UNDICESIMO
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se sommissimamente ringraziavano tutti loro, cosi in universale tutti, come particolarmente ciascuno ^ e che come ora conoscevano chiaramente il meritò loro , e lo confessavano ingenuamente colle parole, cosi tosto che se ne porgesse loro il potere, gratamente lo ricono-«cerebbono e lo mostrerebbono largamente co' fatti, il che farebbe medesimamente la loro posterità in eterno: ma che tutte le spese fatte, lutti i disagi patiti, tutte le fatiche sopportale, e brevemente, tutte le cose adoperale insino a quel giorno erano niente, anzi areb-bono piuttosto nociuto a tutti loro che giovato ad alcuno, se il rimanente non si forniva ; e però la signoria, i magistrati e tutti que' cittadini nelle cui mani e potestà era il governo e la balia della repubblica, avere dopo molte consulte con maturo consiglio unitamente deliberato che si dovesse combattere senza manco nessuno, e sperimentare le forze loro e quelle degli avversari, e che egli medesimo con tutta la gioventù e nobiltà fiorentina voleva uscir fuora in lor compagnia armato, e vedere i nimici in viso. Laonde in nome di quel-1' eccelsa signoria e di tutto il magnifico popolo fiorentino strettissimamente gli pregava, e generalmente tutti e specialmente ciascuno, che piacesse loro di volere , secondo il debito e 'I costume de' valorosi e fedeli capitani, a quella non meno gloriosa che necessaria spedizione con tutti i loro soldati prestissimamente prepararsi, nella quale avendo per capo Gesù Cristo loro re, non si doveva dubitare, mediante il valore di loro e V equità della eausa, che non dovessono riportare sicurissimamente lieta e memorabile vittoria, e massimamente non essendo i nimici a gran pezza nè tanti quanti essi dicevano di essere, nè cosi fortificati come volevano che si credesse. »
< Come voi gli avete, diceva egli, fugati e vinti nelle piccole e leggieri battaglie mille volte, cosi ora nè più nè meno in questa grande e gravissima gli vincerete, solo che voi ( come siamo certi che farete ) a volergli vincere vi disponiate, facendo, insieme colle noslre medesime, le vendette di tutta Italia, la quale quanto più regina di tutti i popoli alteramente imperò, tanto oggi ( o infinita miseria e vergogna di tutti gli uomini italiani ! ), non mica virtù loro, ma peccato nostro, serva di tutte le nazioni barbare umilmente serve. Qual lode sarà la vostra, valorosissimi e fedelissimi capitani ; qual gloria , prudentissimi e fortunatissimi condottieri ; . che si dirà di voi in tutti i tempi, invittissimi caporali; quauto sarete celebrati in tutti luoghi, famosissimi conesta-bili, se quelle genti, le quali non meno ribelli a Dio che nemiche agli uomini, hanno crudelissimamente saccheggiato e arso Roma, vinta e spogliala con perfidia e con inganni tutta Italia, saranno da voi, grandissimi e ottimi campioni, con fede e con valore pietosissimamente
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