Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
LIBRO UNDICESIMO 437
volevano che i sostenuti fussono rilasciati, e cosi fu fatto, e di più Domenico di Braccio Martelli, Iacopo Morelli, Baccio Arnoldi e Ristoro Serristori, i quali poco innanzi erano stali sostenuti anch' eglino. Furono ancora cavati dalle Stinche più cittadini, e tra questi Ruberto del Beccuto, Piero Cocchi e Iacopo Spini, i quali tutti andarono a casa Malatesta a ringraziarlo dell'avergli fatti dopo tanto tempo liberare, perchè tutte le grazie sotto suo nome, e non più della signoria, si facevano. I quattro ambasciadori dopo qualche contrasto, e massimamente in chi s' aveva a rimettere la riforma del governo, o nel papa o nel-l'imperadore, e quanti danari s' avevano a pagare, conchiusero 1' accordo. Non volevano ancora, che vi si ponesse queste parole, Intendendosi sempre che sia conservala la libertà; ma Pierfrancesco , Lorenzo e Iacopo dissero che non potevano convenire altramente, ,e che quel popolo eleggeva prima d'andar a fil di spada; e Pierfrancesco ebbe parole con messer Bardo, e lo sgridò perchè egli separatamente da loro andava favellando a solo a solo, ora col comrnessario e ora con don Ferrante per acquistarsi la grazia loro, non altriuiente ingerendosi, che se in lui fusse slato il tutto (1). Tornarono la sera a sei ore di notte ' co' capitoli, i quali furono approvati agli undici, e a' dodici si stipulò il contratto, il quale m' è paruto di porre tulio di parola a parola :
«L'anno 1530 agli 12 del mese d'agosto nel felicissimo campo cesareo sopra Firenze, nel popolo di Santa Margarita a Montici, e in casa dove risedeva Baccio Valori comrnessario del papa, in presenza di sette testimoni , i quali furono questi : il conte Piermaria de' Rossi da San Secondo, il signore Alessandro Vitelli, il signor Pirro Stipicciano da Castel di Piero, il signor Giovambatista Savello, il signor Marzio Colonna, il signor Giovann' Andrea Castaldo, lutti e sei colonnelli, don Federigo d' Uries maestro del campo cesareo, si celebrò il contratto dell' accordo tra don Ferrante Gonzaga capitano generale de' cavalli leggieri, e allora governatore dell'esercito cesareo, Bartolommeo Valori comrnessario generale del papa in detto esercito da una parte, e dall' altra messer Bardo di Giovanni Attuiti, Iacopo di Girolamo Morelli , Lorenzo di Filippo Strozzi, Pierfrancesco di Folco Portinari, cittadini fiorentini e ambasciadori eletti a detto governatore e comrnessario a conchiudere una concordia, ovvero capitolazione fatta i di passati tra dette parti, la copia della quale si mandò a Firenze, e fu approvata da'signori, collegi e ottanta, agli undici di detto, come appare per mano di messer Salvestro Aldobrandini e ser Niccolò Nel!i
(i) Sottintendi rimesso.
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Domenico Braccio Martelli Iacopo Morelli Baccio Arnoldi Ristoro Serristori Stinche Ruberto Beccuto Piero Cocchi Iacopo Spini Malatesta Intendendosi Pierfrancesco Lorenzo Iacopo Pierfrancesco Bardo Ferrante Firenze Santa Margarita Montici Baccio Valori Piermaria Rossi San Secondo Alessandro Vitelli Pirro Stipicciano Castel Piero Giovambatista Savello Marzio Colonna Giovann Andrea Castaldo Federigo Uries Ferrante Gonzaga Bartolommeo Valori Bardo Giovanni Attuiti Iacopo Girolamo Morelli Lorenzo Filippo Strozzi Pierfrancesco Folco Portinari Firenze Salvestro Aldobrandini Niccol Sottintendi Qle
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