Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      libro undicesimo 143
      di sua propria volontà, scese col commessario in ringhiera, e messer Salvestro Aldobrandini propose ad alta voce , e rivoltosi a que1 che v' erano, domandò tre volte, se piaceva loro che si creassono dodici uomini, i quali avessono tant' autorità e balia soliì quanta n'aveva il popolo di Firenze tutto insieme ? alla qual domanda fu subitamente risposto, sì, sì, e si cominciò a gridare, Palle, Palle, Medici, Medici. Allora i più stretti parenti e partigiani della casa, i quali erano in palazzo chi coli' arme e chi senza, montati a cavallo andarono come trionfanti per la città, e Baccio accompagnato da molti cittadini se n' andò alla Nunziata, avendo dinanzi e di dietro gran moltitudine di fanciulli e di plebe, i quali non ritmavano di gridare Palle, Palle, e Viva, Viva, e quivi udito messa se ne tornò a casa Malatesta. Non si fece la mattina in piazza, come si dubitava, grande uccisione d' uomini; solo Iacopo Vecchietti feri Piero Inghirlani, e Renato degli Alberti Cherubino Fortini buono e leale popolano; e Piero Girolaini cugino del gonfaloniere, che fu il primo a comparire , ne fu rimandato con una coltellata. I dodici della balia furono questi: Bartolommeo di Filippo Valori, Ottaviano di Lorenzo de' Medici, messer Luigi di messer Agnolo della Stufa, messer Ormannozzo Deli, Andrea di messer Tommaso Minerbetti, Lionardo di Bernardo Ridolfi , Filippo d'Alessandro Machiavelli, Antonio di Piero Gualterolti, Raffaello di Francesco Giro-lami, Zanobi di Bartolommeo Bartolini, Matteo Niccolini (1) e Niccolò di Bartolommeo del Troscia per la minore. I quali il medesimo giorno si ragunarono in casa Malatesta, dove si facevano tutte le pratiche, e tolsero 1' autorità alla signoria facendola guardare, levarono i signori dieci, cassarono gli otto, i quali erano: Buonaccorso di Lorenzo Pilli, ser Giannozzo di Piero Buoninsegni, Giuliano di Benedetto Bali, Girolamo di Francesco da Sornmaia, Luigi di Lionardo dal Borgo, Niccolò di Stefano Fabbrini, Giovanni d' Iacopo del Caccia e Luigi di Barone Cappegli ; e crearono i nuovi, i quali furono : Iacopo di Pandolfo Cor-binegli, ser Lorenzo di Donato Acciaiuoii, Maso di Bernardo de' Nerli, Raffaello di Matteo Fedini, Francesco Antonio di Francesco Nori, Domenico di Braccio Martegli, Donato di messer Antonio Cocchi e Guido d'Iacopo del Cittadino.
      Il dì medesimo mandò il signor Malatesla in suo nome proprio per quattro de'suoi trombetti, due bandi; l'uno, che tulli i soldati di fuora, di qualunque nazione o grado , innanzichè sonassino le venti) Come vediamo dal Nerli , questi fu Matteo d' Agnolo dottore, onde tutte le altre volte è dal Varchi chiamato col titolo di messere. Si avverte perche non si confonda con 1' altro Matteo di Bernardq. Così l'Arbib.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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Salvestro Aldobrandini Firenze Palle Palle Medici Medici Baccio Nunziata Palle Palle Malatesta Iacopo Vecchietti Piero Inghirlani Renato Alberti Cherubino Fortini Piero Girolaini Bartolommeo Filippo Valori Ottaviano Lorenzo Medici Luigi Agnolo Stufa Ormannozzo Deli Andrea Tommaso Minerbetti Lionardo Bernardo Ridolfi Filippo Alessandro Machiavelli Antonio Piero Gualterolti Raffaello Francesco Giro-lami Zanobi Bartolommeo Bartolini Matteo Niccolini Niccol Bartolommeo Troscia Malatesta Buonaccorso Lorenzo Pilli Giannozzo Piero Buoninsegni Giuliano Benedetto Bali Girolamo Francesco Sornmaia Luigi Lionardo Borgo Niccol Stefano Fabbrini Giovanni Iacopo Caccia Luigi Barone Cappegli Iacopo Pandolfo Cor-binegli Lorenzo Donato Acciaiuoii Maso Bernardo Nerli Raffaello Matteo Fedini Francesco Antonio Francesco Nori Domenico Braccio Martegli Donato Antonio Cocchi Guido Iacopo Cittadino Malatesla Nerli Matteo Agnolo Varchi Matteo Bernardq Arbib OOQle Cos