Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

Pagina (190/476)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      \ 90 STQH1A FIORENTINAsì per lo sdegno conceputo conica Cesare nell'ultima sua vergognosissima ritirata da Vienna, e sì perchè la potenza e grandezza dell'imperadore cominciavano ad essergli sospette; e tanto più che da uomini o poco prudenti o troppo superstiziosi, s'erano divulgale alcune profezie antiche, nelle quali secondo l'interpretazione di coloro i quali l'avevano fatile, o^c ne servivano per ridersi dell'altrui credulità, si conteneva die al tempo d'un Carlo V s'aveva a pigliare Costantinopoli, e liberarsi la Grecia , le quali cose il vulgo ( secondo il costume suo ) andava spargendo e ampliando in infinito. Per queste e per altre cagioni la bisogna procedette a poco a poco tant'ollra, che tra Francesco redi Francia e Solimano principe de' Turchi nacque lega e confederazione con infinito danno di tulli i Cristiani , e perpetua iufamia della corona di Francia. Questo consiglio fu giudicato il più pernizioso partito e più biasimevole die mai si prendesse e, per nostro giudizio, fu il primo principio dell'ultima rovina e desolazione di quel regno, e voglia Dio che non di tutta la Cristianità parimente. Tra queste cose ebbe fine i' anno mille dnquecentolrerita.
      Nel principio dell' anno seguente millecinquecento trentuno, cioè negli ultimi giorni di marzo, furono creali in Firenze dalla balia e arroti ventiquattro accoppiatori per un anno, con autorità in lor medesimi di potersi raffermare, i nomi de'quali furono questi: messer Luigi della Stufa; messer Ormanozzo Deli; messer Matleo Niccolini; messer Francesco Guicciardini; Antonio di Piero Gualterotti; Filippo d' Alessandro Machiavelli ; Girolamo di Niccolò Capponi; Ruberlo d'Antonio Pucci; Ruberto Acciaiuoli; Andrea di messer Tommaso Mineibets; Palla di Bernardo Rutilai; Giovanni di Bardo Corsi ; Francesco d' Averardo Serrislori ; Matteo di Lorenzo Slroz» zi ; Iacopo Gianfigiiazzi ; Bartolommeo di Filippo Valori ; Ottaviano di Lorenzo de' Medici ; Luigi di Piero Ridolfi ; Agostino di Francesco Dini; Francesco di Piero Vettori ; gli artefici per la minore furono quattro : Michele d'Antonio del Cittadiuo; Niccolò di Bartolommeo del Troscia; Bernardo di Francesco del Tovaglia; Angiolino di Guglielmo Angiolini. Questo nome e ufficio d'accoppiatori fu trovato, dicono, e introdotto da Cosimo, poiché fu ritornato dall'esilio, per non correr più pericola che una signoria non fatta a mano, ma tratta a sorte lo privasse o dello stato, o della vita, e in somma non facesse a lui quello che egli ad oltrui fattu-aveva: e nel vero la signoria col gonfaloniere, e massi inamente senza l'appello, era magistrato tirannico, e per mezzo di lei , olirà mille ftltri scandoli e sollevamenti, si fece Cosimo poco meno che padrone assoluto di Firenze. A me sovviene d' aver trovato ne' libri pubblici que* sto nome d' accoppiatori, chiamali da' notai Copulalores, infino dell'anno millequattrocentoquindici, quandp Cosimo non era stalo ancora confinalo.
      v^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

Pagina (190/476)






Cesare Vienna Carlo V Costantinopoli Grecia Francesco Francia Solimano Turchi Cristiani Francia Dio Cristianit Firenze Luigi Stufa Ormanozzo Deli Matleo Niccolini Francesco Guicciardini Antonio Piero Gualterotti Filippo Alessandro Machiavelli Girolamo Niccol Capponi Ruberlo Antonio Pucci Ruberto Acciaiuoli Andrea Tommaso Mineibets Palla Bernardo Rutilai Giovanni Bardo Corsi Francesco Averardo Serrislori Matteo Lorenzo Slroz Iacopo Gianfigiiazzi Bartolommeo Filippo Valori Ottaviano Lorenzo Medici Luigi Piero Ridolfi Agostino Francesco Dini Francesco Piero Vettori Michele Antonio Cittadiuo Niccol Bartolommeo Troscia Bernardo Francesco Tovaglia Angiolino Guglielmo Angiolini Cosimo Cosimo Firenze Copulalores Cosimo Qle