Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
262 STORIA FIORENTINAla grandezza loro, c la ritornata nella patria ; e se pure il cardinal fosse in qualche modo rimaso vincitore del duca Alessandro, s' avvisavano che per non dovere avvenire questo senza P opera loro, poter poi più agevolmente opprimerlo, siccome giovane e nuovo nello stalo, e naturalmente più feroce e animoso, che cauto e prudente.
Accrescevano con ogni lor potere questo mal talento del cardinale verso il duca, e favorivano le cose de1 fuorusciti il cardinal Salviati, il cardinal Ridolfi, il cardinal Gaddi e Filippo Strozzi insieme co' quattro maggiori suoi figliuoli ; questi per essere sdegnato col duca Alessandro per la presura di Piero suo figliuolo, non gli parendo che gli fosse stalo avuto in questo caso dal duca quel rispetto che a lui pareva che gli fosse dovuto avere, nè che il duca P avesse mantenuto appresso di sè in quello stato di' egli si credeva di meritare; onde egli teneva pratica segreta contra il duca con Bartoiommeo Valori, il quale, avendo papa Paolo III dato l' ufizio di presidente della Romagna a un altro, se n'era tornato a Firenze, e non si contentava mollo del governo del duca Alessandro, non gli parendo sotto di lui tener quel grado nella città, che gii pareva di meritare per i pericoli eli' egli aveva corsi, e le grati fatiche eli' egli aveva durate per rimettere la casa de' Medici in Firenze 1' anno 1330, quando egli per l'assedio di quella città fu commessario generale dell'esercito del papa; ed essendo uomo naturalmente inquieto , prodigo e rapace , non poteva , senza aver autorità grande nella città, colle facultà sua solamente , non essendo il più agiato uomo del mondo, viver da gentiluomo, e saziar tutti gli appetiti suoi, i quali erano infiniti ^ il che accresceva olirà modo la sua mala contentezza; di maniera che dolendosi un giorno con Bernardo Baldini suo amico grandissimo, del poco conto che 'I duca Alessandro teneva della nobiltà, soggiunse nel fine del suo ragionamento, ma, al nome di Dio. noi vedremo chi potrà far meglio l' un senza /' altro , o il duca senza gli uomini da benes o gli uomini da bene senza lui.
Il cardinal Salviati e il cardinal Ridolfi eransi mossi ad accrescere l' odio che il cardinal de' Medici portava al duca Alessandro, e a favorir le cose de1 fuoruscili, o da un ardentissimo desiderio eh' ei rao-stravan d1 avere , che la patria loro vivesse iu libertà ; il che da molli fuorusciti era creduto, o almeno finto di credere, per valersi contro al duca delle ricchezze e della ripuiuzion loro, la quale di vero era allora grandissima nella corte di Roma e per tutta la Cristianità , per poter ritornare in quella maniera più agevolmente u più presto nella lor patria ^ o forse si movevano i cardinali di sopra delti a macchinar contro al duca , coinè pur più credibile , strignendo molto più ciascheduno degli uomini P interesse proprio, che il pubblico, perciocché ciLjOOQle
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