Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      302 STORIA FIORENTINAcolarmcnle nel parentado di Filippo Strozzi e Bartolommeo Valori; che Filippo avea dato per donna una sua figliuola a Paolantonio Valori figliuolo di Bartolommeo, e già era pagala buona parte della dota, nondimeno il duca non vuole che tal parentado abbia il debito fine suo ; perchè la povera fanciulla è costretta a starsi in un monasterio, ancoraché il parentado di sopra detto fosse fatto da principio a stanza e richiesta sua.
      « Significa ancora questo medesimo, che gli onori e gli utili della cillà non si distribuiscono più per tratte , o per isquittini, come erano consueti distribuirsi i maestrali in Firenze quando ella era libera , ed in tutte l'altre città libere ancora, ma secondo l'arbitrio e volontà del duca.
      « Vedesi ancora manifestamente la tirannide del duca, perciocché egli senza merito suo alcuno, verso la città, s' attribuisce ventimila scudi Panno per lo suo piatto, e di quello che rimane dispoue liberamente come più gli piace.
      t Manda ancora ambasciadori per la città, ed ordina ufiziali sopra quelle cose che giornalmente occorrono , persone ecclesiastiche e forestiere: e quando egli non si vuol trovare presente alle deliberazioni ebe si fanno , sostituisce in luogo suo colla somma autorità ch'egli ha nella città, uomini medesimamente ecclesiastici e forestieri; e molte cause civili fa udire e terminare da' suoi particolari auditori, come più gli piace , i quali sono eziandio uomini ecclesiastici e forestieri ; le quali cose sono tutte contra 1' antiche leggi de' Fiorentini , e contro al costume ancora di tutte le città Ubere. E non solamente le cause civili non sono udite nè terminate da quei maestrali e giudici, da i quali ell'erano udite e terminate anticamente , quando la città era libera, ma le criminali ancora di qualche importanza contra i miseri cittadini sono tutte trattate dal vescovo di Ascesi e da un cancelliere milanese, i quali quando hanno deliberato di dare in quella quel giudizio che più lor piace, lo fanno intendere al duca , e di poi per parte sua comandano a qual maestrato che vogliono, per parte del duca , che dia ed eseguisca* quella sentenza ch'eglino hanno prima da loro slessi deliberata che si dovesse dare.
      < Ma quel che più chiaro che '1 sole dimostra la violenza di quel governo che è in Firenze, e quanto egli è tirannico si è F aver egli non solamente vietalo l'uso non solamente d'ogni maniera d'armi da offendere e da difendere, insino a quello de'piccoli coltegli, ma P averle ancora cavate tutte delle case privale de' cittadini, e de' luoghi sacri, là dove eli'erano, state per voto appiccate, ed il tenere ancora una guardia nel palagio pubblico della città, e per la persona so«,
     
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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