Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
546 STORIA FIORENTINAgesse del tutto a dare aiuto all' altro contro a lui; oltracciò, assalendo Cesare la Provenza , siccome si vedeva che voleva fare , Italia rimaneva del tutto libera dalla guerra, il che sua santità desiderava assai ; perciocché in quella maniera la si conduceva tutta di là da'monti.
Stette Io imperadore in Roma poco tempo, per la cagione già più volte detta , e partitosi quindi, se ne venne verso la Toscana, di maniera che a7 ventotto giorni d' aprile egli alloggiò la sera a Montelonti, il quale è un bello e ricco palagio posto sopra un poggetto non molto discosto dal castel di PoggibOnzi , e la mattina de' ventinove giorni d'aprile si parti quindi, evenne a desinare al monasterio della Certosa, il quale è lontano da Firenze intorno a tre miglia, e quivi si messe a ordine per entrare in Firenze ; là dove egli entrò il medesimo giorno per la porta a San Pier Gattolmi la sera a ventidue ore colla pompa di sotto scritta.
Primieramente gli venne incontro in processione ordinata e colle croci innanzi tutto il chericato insino alla porta di sopra detta, e quindi s' avviò inverso Santa Maria del Fiore, eh* è la chiesa principale della città di Firenze, e dopo il chericato vennero tutti i maggiori magistrati della repubblica fiorentina, molto riccamente vestiti , infino alla medesima porta , e quivi si messero a sedere in su certe panche parate di spalliere , che quivi erano apprestate per questa cagione, e postisi a sedere, cominciarono ad attendere sua maestà ; e dopo i maestrati, ma da loro stessi, vennero quaranta nobilissimi giovani tutti vestiti di raso pagonazzo, ma eolle calze bianche, e le spade e i pugnali forniti d'argento, el foderi di velluto pagonazzo, e la berretta altresì, ma ornala tutta di certe punte d'oro, con un pennacchino bianco in sul lato sinistro, perciocché questa era la livrea dell' imperadore ; e portavano con loro un ricchissimo baldacchino di broccato , e con esso attesero I' imperadore nell' antiporto dèlta porta insinaltantochè ei venisse. Giunse finalmente Cesare nell' antipòrto all' ora di sopra detta, e fu ricevuto subitamente da quei giovani sotto il baldacchino , e sotto quello entrò dentro alta porta, dove il duca Alessandro , il quale era a cavallo appresso a sua maestà, gli porse le chiavi delle porte della città y ed egli le accettò, ma subitamente le rendè, ed i maestrali predetti allora si levarono tutti subitamente in piedi, e gli fecero riverenza ; ed essendo in questo mezzo fornito già di passare il chericato , i maestrati tutti a piede s'inviarono dopo il chericato verso la chiesa di sopra delta, e dopo i maestrali vennero a cavallo tutti quelli eh' erano in compagnia di sua maestà riccamente addobbati ; ultimamente venne io imperadore sotto il baldacchino in su un cavallo bianco , con un saio di velluto pagonazzo , e una piccola catena d'oro a collo, ed in capo unLjOOQle
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