Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi
406 storia fiorentinaamor delle donne nostre. Allora si fece chiamare il podestà, il quale era messer Orlando Gherardi, e tutto alterato il domandò quasi minacciandolo, per qual cagione noi volesse accettare nella terra; rispose tutto tremante e quasi piangendo : Vedete signore, egli non istà a me : quattro uomini, i quali fanno il tutto non vogliono: di quei quattro n'uscì fuori uno, al quale Anton Berardi, parendoli favellasse più alteratamente di quello si convenisse, diede una pugnalata sul viso, ed il podestà fu messo e serrato a chiavistello in una volta. Mentre si* dicevano e facevano queste cose, stavano le donne co' bambini in braccio in su una parte delle mura mezze rovinate, piangendo e gridando ad alta voce Misericordia.
Erasi dato ordine ( perchè messer Piero P aveva presa in gara, e voleva vincer la prova ) che Sandrino da Filicaia e Amerigo Antinori ammazzassino nel ritornar dentro colui che uscisse fuori a portar da bere, e attraversassino P alabarde allo sportello ; ma messer Piero non ebbe tanta pazienza, perchè non prima si fu levato il boccale dalla bocca, ch'egli gridò, dentro, dentro; allora fu -tratto un archibuso , il quale colse nel petto il capitan Niccolò Strozzi , e non ostante un giubbon di piastra ch'egli avea indosso perfettissimo, lo fece cader morto n canto , e poco meno che addosso a colui che scrive ora queste cose. Un altro battè in un muro di mattoni, ed un calcinaccio percosse il capitano Ivo in una tempia , il quale postovi il fazzoletto, e facendo le più grasse risa, del mondo, disse : Questo è il primo sangue che mi fossi mai cavalo da dosso in guerra nessuna. Fu ferito in una coscia pure d'archibuso Michele, chiamato il Moretto, de'Signorini ; onde il ponte ch'era calcato, si sgombrò in un tratto, e molti, che per la stanchezza giacevano in terra saltarono in piedi, e si posero sopra un campanile e su per li tetti delle case alle poste, ed alcuni fecero sembiante chi di volere assaltare il castello , il quale si sarebbe senza dubbio , essendo egli debolissimo, agevolissimamente preso, e chi di voler metter fuoco alla porta. Ma messer Piero, essendo stato nell'andare in qua e in là, ferito Cesare da Marradi e non so che altro soldato , fece dar nel tamburo, e, ragunata in luogo dove non potevano essere offesi dagli archibusi tutta la gente, stette alquanto in forse, se voleva che si desse l'assalto: poi dubitando che dentro fussin de'soldati , e veggendo sopra un monticello non molto di quivi lontano una gran frotta di contadini, i quali gridavan forte, e percotendo Parme I' una colPaltra ne davano la baia, s' awiò in ordinanza; e se non ch« hi quello comparse il Martinello , il quale era rimasto a dietro con una buona banda d' archibusieri, era agevoi cosa che non quei di Se-stino , i quali non eran se non quattro uomini con due archibusi soli ,
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