Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      na. ! creditori erano parte cardinali, parte mercatanti e parte bottegai; tra i mercanti era Filippo Strozzi e Bindo Altoviti, il qual Bindo, o perchè avesse aver di più, o perchè era più favorito dal papa, faceta maggior guerra degli altri. I beni per uomini eletti da'medesimicreditori fumo stimati diciottomilo ducati. Il duca Alessandro, il quale pretendeva che fussero tutti suoi, e senza dubbio ve n'era una buona parte , volendoli tutti , fece un deposito in Roma di doverli pagare per la stima fatta, senza pregiudizio però delle sue ragioni ; i depositari furono Luca di Massimo e Tuccio Mazzatosto ; ma i creditori, e spezialmente Bindo Altoviti e gli Strozzi, vollero, per dividersene una parte fra di loro, che si vendessero all'incanto; ed il ritrattò non arrivò a ottomila ducati: ed innanzichè fosse terminata questa lite (le quali in Roma non pare che abbiano mai fine ), fu morto il duoa Alessandro, per lo che detti beni dovevano per vigore del fidecommisso ricadere al signor Cosimo; ma il papa volle che fossero confiscati, dicendo che s' appartenevano a lui , perchè il più propinquo era Lorenzo di Pier Francesco, ma perchè egli avendo ammazzato il duca Alessandro se n' era privato, dovevano incamerarsi nel fisco romano. E perchè questa ragione trovata dagli avvocati e procuratori della corte romana, che vanno sempre mettendo innanzi cose nuove , donde o eglino o altri possano trarre utilità, o a drittooa torto, gli doveva parere o poco ragionevole, o troppo lontana, aggiunse poi per suggestione de' medesimi, che papa Clemente era debitore della sede apostolica di troppa maggior somma che quella non era, si per li danari spesi da sua santità nella guerra contro a Firenze, e sì per quelli che inNdote della nipote fece pagare al re cristianissimo. Ora, benché il vescovo d'Iesi, uomo fedele ed intendente, non mancasse di diligenza alcuna, e più cardinali ne favellassero caldissimamente al papa, e similmente il marchese d* Anghillar oratore di Cesare, altro però mai cavar non ne poterono ehe buone parole; ed il; cardinal Simonetta, al quale il papa aveva commessa la causa, si mostrò sempre tanto non solo acerbo, ma scoperto nemico , che mai non si potè impetrar da lui cosa alcuna di giustizia, e tollerò senza fame dimostrazione alcuna, che messer Rinaldo Braccaleri© da Urbino procuratore per la parte del duca , disputandosi un giorno in •amera sua sopra i meriti della causa, fosse non solo incaricato di pa-~ role, ma ingiuriato con fatti da messer Baglione da Lucca procuratore della parte avversa, il quale gli menò una guanciata , non per altra cagione , se non perchè avendo il Baglione detto fuor.di proposito (come fanno spesse volte simili sorte di persone ) : Questi Medici abbaiano per la fame, messer Rinaldo aveva risposto, ciò non esser vero; e di più ( che mostrava ogni cosa venir dal papa ) messer Ambrogio suo primo segretario andava dicendo tra P altre cose : Cosimo vuol fare il latino a cavallo.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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