I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      iLa storia delle libertà italiane, dal Medio Evo fino alle nuove invasioni straniere, che incominciarono con Carlo Vili nel 1494, si riduce principalmente alla storia dei nostri Comuni. Questa storia non è anche scritta, e quel che è peggio non potrà scriversi fino a che non saran messi in luce, ordinati, illustrati i materiali su cui lo storico deve lavorare. Quali erano i più antichi Statuti politici, e quelli delle associazioni d'Arti e mestieri, quali le leggi penali e civili, lo stato delle persone, le entrate e le uscite, il commercio, l'industria di quelle repubbliche, sono tutte domande alle quali noi possiamo assai imperfettamente rispondere, e qualche volta non possiamo rispondere punto. E senza rispondervi, la storia civile dei nostri Comuni rimane oscura.
      L'Italia, col Machiavelli e col Giannone, dette al mondo i primi esempi della storia civile, e coi lavori giganteschi del Muratori iniziò quella grande scuola di erudizione storica, che è l'unica base sicura della storia moderna, massime della storia civile. Ma noi ci lasciammo ben presto strappar di mano lo scettro, che avevamo conquistato. Non ci sono, è vero, mancati mai grandi eruditi e scrittori di storie ; ma a compiere la storia nazionale d'un popolo, non basta il lavoro d'uno o di pochi; essa deve, in qualche
      1 Pubblicata, la prima volta nel Politecnico di Milano, marzo 186G.
      ViLLARI
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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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