I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      INTRODUZIONEmodo, essere l'opera della nazione stessa. Solo il lavoro coordinato di più dotti e di più generazioni può riuscire a mettere insieme e studiare l'infinita massa di materiali, che è necessaria a ritrovare nella storia di tanti municipii, che sono cosi diversi ed in continua guerra fra loro, la storia del popolo italiano. Fra noi da lungo tempo si lavora ognuno per conto proprio; mancano quell'accordo e quella corrispondenza tanto necessari a fare, col lavoro degl' individui, progredire di pari passo quello di tutta la nazione.
      Io certo non dimenticherò qui di citare l'esempio delle Deputazioni e Società di storia patria, sussidiate dal Governo, delle quali fanno parte uomini benemeriti e dottissimi. Ma esse ancora non lavorano secondo un disegno generale e comune ; anzi nel seno delle stesse Deputazioni si vedono qualche volta i vari membri attendere a lavori importanti, se si vuole, ma che pure non hanno fra loro alcuna relazione. Cosi si dovrà aspettare un gran tempo, prima che qualche periodo della nostra storia venga da tanti dotti compiutamente illustrato. Eppure noi non avremmo bisogno d'andar fuori di casa a cercar le norme da seguire, perché queste norme noi fummo i primi a trovarle, né le abbiamo dimenticate. Né solamente le Deputazioni e Società pubblicarono raccolte importantissime di documenti. Chi non ricorda le fatiche indefesse del benemerito Vieusseux e de'suoi amici, nel dirigere VArchivio Storico Italiano? A. mostrare quanto possa giovare la pubblicazione cV una sola serie di documenti, basterebbe citare le Relazioni degli ambasciatori veneti, date alla luce per opera dell'Albóri, con tanto profìtto della storia non solamente d'Italia, ma d'Europa. Che progresso non si farebbe, se il lavoro di tutti gli eruditi italiani si potesse, per consenso unanime, coordinare ad uno scopo comune? Si guardi che cosa ha potuto fare a Berlino il Pertz, sussidiato dalla Confederazione, e aiutato da tutti i dotti tedeschi. I suoi Monumenta sono davvero un monumento immortale alla storia nazionale della patria tedesca, intorno al quale s' è potuto fondare una nuova scuola di eruditi e di storici.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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