I primi due secoli della di Pasquale Villari
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CAPITOLO PRIMOaltri, ma in modo spesso arbitrario. Anche qui c'è la lacuna 1249-85, ma la Cronica, invece di cominciare dal 1181, comincia, come la prima compilazione di Martin Polono, da Gesù Cristo, primo e sommo Pontefice, e da Ottaviano imperatore. Cosi noi possiamo ora affermare, che nel codice della Biblioteca Nazionale di Firenze, abbiamo una vera fotografia del metodo seguito nelle prime compilazioni di storiografia fiorentina. Con esso vediamo l'autore lavorar quasi sotto i nostri occhi.
Un altro esempio, ma assai più imperfetto, di questi lavori, lo abbiamo nel codice lucchese qui sopra citato. L'autore ci dice esso stesso di averlo composto fra gli anni 1290 e 1342. Egli trascrive tutta la leggenda sull'origine di Firenze ; prosegue quindi col rifacimento italiano di Martin Polono, incominciando da Ottaviano imperatore. Di tempo in tempo v' introduce però « molte cose, le quali « pertengono ai fatti di Toscana e specialmente di Firenze... « la maior parte si trovano in diversi libri di Toscana, e « qual na più, qual na meno ». Arrivato cosi all'anno 1309, continua la sua narrazione, valendosi del Villani, che nel 1341 aveva già pubblicato alcuni libri della sua storia, e con questo aiuto va fino al 1342. Continua, riproducendo una descrizione latina di Firenze, scritta nel 1339, e poi, anche in latino, la introduzione che Martin Polono aggiunse alla sua storia. Il compilatore riconosce che l'ordine da lui seguito non è né logico né cronologico ; ma si scusa col lettore, dicendo che ha voluto porre insieme prima le parti italiane e poi le latine di questa sua opera,
con Martin Polono, e spiega perché il codice sfuggi cosi lungamente alle ricerche degli studiosi di storia fiorentina.
Il lavoro da noi citato del prof. Santini, essendo una tesi di laurea, fu presentato e discusso nel nostro Istituto Supcriore, ed i resultati ne furono poi annunziati nell'aire/;. Stor. Jt. Ser. iv, Tomo xii, disp. iv, anno 1S83, a pag. 483 e segg. Esso non venne pubblicato, perché, quando l1 autore lo correggeva, la scoperta dell'Alvisi rese superflua ogni altra dimostrazione. 11 Santini dava a quella Cronica molta importanza, avendo riscontrato che i nomi d1 alcuni dei Consoli da essa sola ricordati, si trovano anche nei nuovi documenti, che sono già stampati, e fanno parte dell'opera già ricordata, che sarà, speriamo, presto da lui pubblicata.
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