I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      LE ORIGINI DI FIRENZE
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      Ma, lasciando ora siffatto argomento, noteremo invece che, incominciando con essa le loro storie, il Villani ed il Malespini, non solo ricorrono a due diverse compilazioni, ma se ne valgono in modo affatto diverso.1 Ciò serve anche a provare che, se il Malespini deriva dal Villani, non ne è però sempre ed in tutto una copia. Egli si vale del Libro fiesolano. aggiungendovi di suo due interi capitoli,2 i quali contengono una vera *e propria novella, che probabilmente deriva da qualche episodio della leggenda di Catilina. Piena di stranissimi anacronismi, essa è però scritta in una forma più corretta e assai più vivace di tutto il resto.
      Fiorino, che qui diviene un re di Roma, aveva in moglie la più bella donna mai vista, chiamata perciò Belisea. Dopo la disfatta e morte di suo marito, ella restò prigioniera d'un pessimo cavaliere, chiamato Pravus, che Catilina fece uccidere, pigliando seco Belisea, di cui s' era perdutamente innamorato. Ma essa trovavasi in preda al più disperato dolore, perché non sapeva che cosa fosse mai avvenuto della sua bellissima figlia Teverina, che stava chiusa nella casa di Centurione, il quale l'aveva presa prigioniera e se n' era poi invaghito. Baciandone le bellissime trecce, egli esclamava : « Queste sono quelle che mi hanno incatenato, che io non vidi mai le somiglianti trecce di bellezza ». Il giorno della Pentecoste, la madre andò a sentire la messa nella Canonica di Fiesole, dove a calde lacrime piangeva la figlia perduta. Colà fu sentita da una fantesca, che conosceva dov'era la giovinetta, e lo rivelò alla madre. Saputolo Catilina, assali subito Centurione nel proprio palazzo, e dopo fiera battaglia lo prese prigioniero. Questi dovette allora la vita alle intercessioni di Belisea, la quale, avuta la figlia, volle salvarlo; ne curò le ferite, e lo indusse a partire, perché non fosse preda dello sdegno di Catilina. Persuaso a partire, e già salito a cavallo, Centurione chiese
      1 II primo a far questa osservazione fu 1'Hegel: Ueber die Anfange der fiorentinischen Geschichtschreibung, nel già citato giornale del Sybel, I fase, dell'anno 1876.
      2 I cap. XVI e XVII nella ediz. Follini.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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