I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      Ma con questo Preside e presidio, con questi tribunali, sappiamo assai poco del modo in cui era governata, amministrata una società, la quale già cominciava a prosperare non poco, ad avere svariati interessi. Il governo esercitato da Matilde doveva in Firenze essere poca cosa, una volta che la Città potè cominciare a far guerre per j:>ro-prio conto, nel suo proprio interesse, sia pure che le facesse ancora in nome di lei. A misura che la sua prosperità commerciale cresceva, e la lotta coli'Impero teneva Matilde sempre più occupata, la Città doveva rimanere sempre più abbandonata a sé stessa. La conseguenza fu che sin d'allora si andarono formando quelle associazioni, in cui la cittadinanza si divise ed organizzò, e che più tardi noi troviamo già forti e vigorose. Questo faceva si che quasi senza un governo centrale, esistesse un governo locale, e che le forze del Comune s'apparecchiassero di lunga mano, prima che esso proclamasse la sua indipendenza. E spiega come è che quando esso fu sorto davvero, potè subito con grande rapidità progredire e mettersi a capo della Toscana. Certo è che, nella seconda metà del secolo xn, noi vediamo da una parte i Grandi o, se cosi vogliamo chiamarli, i nobili ordinati in Società delle torri, delle quali ben presto troveremo anche gli statuti; e vediamo dall'altra le associazioni delle Arti non solo esistere, ma avere anche una politica importanza tale da far loro assumere qualche volta la rappresentanza stessa della Repubblica. E possibile supporre che ciò avvenisse senza una lunga preparazione antecedente? Le Scliolae, da cui vennero poi le Arti, non continuarono nel basso Impero, non le troviamo in tutto il Medio Evo dividere la società intera, anche l'esercito, anche gii stranieri a Roma, a Ravenna ? Potevano averle distrutto i barbari, che non esercitavano i mestieri, di cui pure avevano bisogno ? Il commercio e l'industria fiorentina erano già, sotto la contessa Matilde, cresciuti di certo. Il diploma del 10S1 ce ne ha dato una prova, e lo prime guerre iniziate dai Fiorentini, nell'interesse del loro commercio, ce ne danno una sicura conferma.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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