I primi due secoli della di Pasquale Villari
LE ORIGINI DEL COMUNE DI FIRENZE
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formavano già il governo effettivo della Città, nella quale i Grandi avevano i principali uffici, affidati ad essi da Matilde. È assai probabile che quello di Preside, secondo 1' usanza del Medio Evo, rimanesse in una medesima famiglia o consorteria, forse quella degli liberti, i quali, come vedremo, già erano tra i più potenti, e vantavano un' origine germanica. Però Grandi e popolo non erano allora nemici e divisi, ma uniti da vincoli e da interessi comuni. Infatti, come dicemmo, ben presto i documenti ci mostreranno clie alcuni dei Grandi pigliano parte al commercio, si trovano alla testa delle Arti, e già ora combattono, uniti al popolo, contro i nobili del contado. Essi erano, è vero, i possessori della terra e degli armenti, ma tutto ciò formava allora la sorgente principale dell' industria e del commercio fiorentino, a difesa del quale furon intraprese le prime guerre. I castelli che circondavano la Città, chiudevano le vie del commercio ; da essi usciva di continuo gente armata, ciré assaliva, batteva coloro che dalla Città portavano i prodotti del suolo o dell'industria nei vicini paesi. La contessa Matilde, occupata nelle sue continue guerre, di rado poteva dare aiuto, e quindi i Fiorentini, che combattevano in nome di lei, dovevano di fatto difendersi colle proprie armi. Questa unione di tutta la cittadinanza, stretta dai medesimi interessi, in un solo pensiero, contro un comune nemico, fu ciò che costitui allora la forza del popolo di Firenze, del quale Dante ed i cronisti esaltarono con tanto calore la lealtà, la purità dei costumi ed il valore. E il momento in cui si pongono, con la virtù, le basi della futura indipendenza e prosperità del Comune.
Il Villani certo esagera, ma dice pure una cosa che in fondo è vera, quando all' anno 1107 (IV, 25) afferma, che « la Città, essendo molto montata e cresciuta di popolo, di genti e di podere, ordinarono i Fiorentini di distendere il loro contado di fuori, e allargare la loro signoria, e qualunque castello non gli ubbidisse, di fargli guerra». In questo anno infatti essi cominciarono le loro guerre, as-
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