I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      CAPITOLO SECONDOTalmente riconosciuta. Perché non si deve credere, che ad essi gli amici pisani affidassero, in sul partire, la guardia della propria città, e che essi rispondessero degnamente alla fiducia in loro riposta ? Paolino Pieri non solo ripete il fatto narrato da tutti gli altri cronisti, ma aggiunge, che la terra su cui venne eseguita la condanna del soldato violatore della disciplina, fu comprata per mezzo di Bello sindaco, e che egli la vide ai giorni suoi tenuta sempre senza lavorarla, in memoria del fatto: « ciò fu a di quattro di luglio, anni trecento due più di mille, allora ch'io la viddi soda ». Il che dimostra almeno come la tradizione del fatto continuasse nel secolo xiv, e come tutti vi prestassero piena fede.
      TIL' anno 1115 mori la contessa Matilde, e ne segui un pericolo di tanto disordine, che incominciò addirittura un' èra novella per tutta l'Italia centrale, e specialmente per Firenze. La Contessa, come è noto, aveva lasciato in testamento alla Chiesa i suoi beni ; ma una tale donazione poteva avere effetto solamente pei beni allodiali, perché ì feudali tornavano di diritto all' Impero. Distinguere con precisione gli uni dagli altri, non era sempre facile, spesso non era possibile : quindi una serie interminabile di liti. E queste venivano sempre più complicate per l'ambizione del Papa e dell' Imperatore, ognuno dei quali pretendeva avere diritto a tutto, 1' uno perché erede universale di Matilde,
      fu dunque un'alleanza di città, ma fu il popolo pisano, cui si erano uniti molti nobili di altre parti d'Italia. Il cancelliere dei Consoli pisani redasse il diploma, presenti 1' arcivescovo di Pisa, qui Domimi apostolici in predicto cj-ercitu ricini f/erebat, due vice-comiti e nove Consoli: di questi ultimi si danno anche i nomi. Il diploma non fu mai pubblicato in Italia, e però l'Amari a cui ne mandai copia, e clic molto se ne occupava pochi giorni prima di morire, voleva darlo alle stampe, sebbene avesse riscontrato che era stato pubblicato nella Spagna dal Moragues y Bover nelle note alla ediz. dell a Ilisiot'iu de Mallorcu di Don Vincente Mut, stampata in Palina, 1811. Pochi giorni dopo avermi data questa notizia, venutagli di Spagna, il senatore Amari moriva improvvisamente a Firenze (luglio 1889).


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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