I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      LE ORIGINI DEL COMUNE DI FIRENZE 97
      l'altro perché autorità suprema del Margraviato. Si aggiungeva poi, come vedemmo, che molti si ritenevano ingiustamente spogliati dei loro beni, dati invece a chi non vi aveva diritto alcuno. E ne segni quindi una vera crisi politico-sociale, che portò il disordine -al colmo. L'imperatore Arrigo IY mandò allora in Toscana un suo rappresentante, col titolo di Marchio, Index, Praeses, ad assumerne in suo nome il governo. Legalmente nessuno poteva certo contestargli questo diritto; ma l'opposizione del Papa; l'attitudine delle città, che ormai si ritenevano indipendenti; il disordine universale mandarono in fascio il Margraviato. I rappresentanti dell'Impero non poterono perciò far altro che mettersi alla testa della nobiltà feudale del contado, e raccoglierla intorno a loro, per formare un partito germanico avverso alle città. Nei documenti del tempo, i membri di questo partito sono di continuo chiamati addirittura Teutonici.1
      Firenze, circondata dai nobili incastellati nel suo territorio, non aveva adesso che due partiti dinanzi a sé. 0 cedere a coloro che, stati sempre suoi mortali nemici, erano insuperbiti del favore che dava loro Arrigo, o, per combatterli a viso aperto, dichiararsi nemica anche dell'Impero, il che, nello stato presente delle cose, equivaleva ad una dichiarazione d'indipendenza. E fu quello che fece. Ormai aveva acquistato coscienza delle proprie forze, ed in sostanza poi non aveva altro scampo che nelle armi. Il fatto avvenne in modo semplicissimo, quasi senza parere. Quegli stessi Grandi, che avevano amministrato la giustizia, guidato il popolo, comandato il presidio in nome di Matilde, ora, che ella più non non c'era, né altri ne aveva preso il posto, continuarono a governare in nome del popolo, che nelle occasioni più solenni consultarono. Cosi essi
      1 Nei Documenti che illustrano la tnemoria di una monaca del secolo Xll[ (Arch. stor. it. Serie III, voi. 23), che sono dei primissimi del secolo xiii, e contengono deposizioni di testimoni, i quali alludono quasi sempre a fatti del secolo xii, si parla continuamente del monastero di Rosano e di chi difenda ipsum monasterium a Teuionicis (V. pag. 200, 391-2, ed altrove).
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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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