I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      CAPITOLO SECONDOsero. ai Consoli dei Mercanti, clie avrebbero ricevuto come rappresentati il Comune.1 Ora se questi avevano già acquistato una tale importanza nel 1182, è chiaro che ciò deve far credere ad una esistenza assai più antica dell'Arte. E se si pensa che si tratta dell'Arte di Calimala, quella cioè che raffinava e tingeva i panni di lana, fabbricati all'estero, massime in Fiandra, che poi da Firenze andavano in tutti i mercati stranieri, si capirà a che grado di prodigioso svolgimento dovesse essere già arrivato il commercio fiorentino. e quanto più antico bisogna perciò credere l'ordinamento di molte delle sue Arti. Un solo esempio, è ben vero, proverebbe assai poco, perché potrebbe interpetrarsi in più modi; ma ne abbiamo anche altri. Il 21 luglio del 1184 si faceva alleanza tra Lucca e Firenze, con la dichiarazione, che i patti potevano essere modificati dai Consoli fiorentini a comuni populo electi, e da 25 Consiglieri, tra cui era espressamente stipulato, che dovevano essere compresi i Consoli dei Mercanti.2 Ed il 14 luglio del 1193, nella sottomissione degli uomini di Trebbio, i sette Rectores qui sunt super Capitibus Artium avevano essi soli l'incarico di far inserire i patti nel Costituto della Città.3
      Ma qui si presenta un' ultima osservazione, la quale ci fa vedere di nuovo quanto incerto e mutabile fosse ancora questo governo. I documenti, nell' accennare a quelli che erano a capo del Comune, dicono quasi sempre : Consules seu Rectores vel Rector, e più tardi aggiungono ancora : Potestas site Dominatori Tutte queste parole avevano al-
      1 Santini, parte I, (loc. XIT.
      2 S. parte I, (loc. XU.
      3 V'erano infatti i Consoli del Comune, delle Arti, dell'Arno, delle porte della Città, delle Società delle Torri, i quali ultimi si chiamavano più specialmente Rettori. Ed anche Rettori era una parola generica, che indicava tutti quelli che governavano, essendovi i Rettori delle Torri, della Città e delle Arti. I'otcstas era poi la suprema potestà in generale, e solo più tardi fu una speciale magistratura.
      1 Gli esempi sono cosi numerosi che non occorre far citazioni, perché era la forinola in uso, e non solamente a Firenze. Nei patti, già citati, tra Lucca e Firenze (21 luglio 1184) si prevede che a Lucca manchino i Con-


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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