I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      LE ORIGINI DEL COMUNE DI FIRENZE
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      lora un significato assai generale. .Pure lo scrivere nei trattati eli pace, di alleanza o in altri solenni documenti : i Consoli o i Rettori o la Potestà, deve avere una qualche ragione, e tanto più dovrà averla, se si aggiunge che spesso dicevano pure: Consuìes qui prò tempore erint, et si non erint ne faranno le veci i Rettori o la Potestà o i Consoli delle Arti. Perché tanta incertezza nelT indicare il supremo magistrato della Repubblica ? Xoi non troviamo che una sola spiegazione possibile. Il governo reale, efficace della Città era in mano delle associazioni ; 1* ufficio dei Consoli aveva poche attribuzioni, né mai ebbe Y importanza e la forza d'un governo centrale, quale noi lo immaginiamo oggi. Lo stesso può dirsi anche dei Priori, degli Anziani e degli altri, che vennero dopo; ma è più che mai vero per i Consoli. i quali riunirono la prima volta in un governo solo le varie associazioni della Città. Si prevedeva quindi che. per una ragione qualunque, non fossero stati nominati, nel qual caso i Rettori delle Torri o delle Arti avrebbero naturalmente assunto quel potere che da essi emanava direttamente. Xoi però non troviamo atti pubblici, compiuti in nome di questi Rettori, il che prova che il caso, preveduto come possibile, di rado s'avverava.
      Più volte trovammo menzionati r Consiliarii. fra i quali vedemmo compresi i rappresentanti delle Arti. Sappiamo infatti che a Firenze, come in tutti i Comuni italiani, v'era un Consiglio,^he il Villani (IV 7; e V. 32) ci dice essere chiamato, « secondo Y usanza data dai Romani ai Fiorentini », Senato, e composto di cento Buoni Uomini. Xei documenti, è vero, essi sono quasi sempre chiamati Consiliarii, una sola vòlta avendo noi incontrato la parola Senator] 1 ma Senato o Consiglio. Senatori e Consiglieri
      soli 0 la lucana Potestas, e si aggiunge: a ut Bonos viros lucensis civitatis, si Consules vel Rector a ut Potestas tunc ibi non fuerit.
      1 Forte Belicncci Senator eiusdem (Florentiae) Civitatis (in un (loc. del 15 aprile 1204. S. parte I, doc. LI). In uu altro documento del 13 e 14 novembre 1197, che è negli atti della Lega toscana, troviamo fra i Consiliarii presenti, Bilicozus. Nel Breve Consulum Pisane Civitatis del 1162, pubblicato dal Bonaiui, i Consiglieri sono chiamati Senatores.
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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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