I primi due secoli della di Pasquale Villari
E PRIÌIE RIFORME DEL COMUNE FIORENTINO
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però contro i conti Guidi, da cui in parte gli Empolesi dipendevano ancora. 1 II 4 di marzo si sottomisero gli uomini di Pogna, che dipendeva invece dai conti Alberti.2 I Pognesi si obbligavano non solo a far guerra, secondo la volontà de'Consoli fiorentini, ma a non costruire nuove mura o fortezze nella loro terra o nella vicina Semifonte : se a ciò altri si provasse, dovevano essi opporvisi ed avvertirne subito i Fiorentini, che dalla loro parte promettevano amicizia e protezione. 3 Nello stesso anno presero anche il castello di Montegrossoli.1 Il 21 luglio 1184 strinsero alleanza coi Lucchesi, che s'obbligarono ad aiutarli ogni anno, per venti giorni almeno, con 150 militi e 500 fanti, nelle guerre che i Fiorentini farebbero nel proprio contado. 5 Questi nell' ottobre assalirono in Mugello il castello di Mangona, appartenente agli Alberti, i quali fecero perciò ribellare la t Tra di Pogna, che i Fiorentini allora andarono subito ad assalire.6 Nel conflitto che ne segui, par certo che fosse pre-
1 Santini, I, doc. XII. Questo è il documento in cui si dice clie il tributo di 50 libbre di buona moneta, sarà pagato ai Consoli della Città, o, mancando essi, ai Consoli dei mercanti, che riceveranno pel Comune.
2 Era stata loro concessa con diploma imperiale, dato a Pavia IV Idu>< Augusti, 1164, che fu più volte pubblicato, e si trova anche nella Storia della guerra di Semifonte, scritta da Mess. Pace da Certaldo (pag. 5), la quale è, come tutti sanno, una contraffazione dei primi del secolo nvii.
3 Santini, I, doc. XIII. Questo è il documento con la data erronea del 1101, che fu corretto dal Marchese Capponi in 1181 (stile moderno, 1182).
4 Villani, Paolino Pieri, il Cod. Napoletano ed il pseudo Brunetto Latini. Gli Annales li pongono, per errore, il fatto nel 1172.
5 Santini, I, doc. XIV. I patti non potevano esser mutati senza un accordo dei Consoli delle due città, insieme coi Consiglieri, 25 almeno per ciascuna parte, tra i quali dovevano essere i Consoli dei militi e dei mercanti. Notiamo che qui, nominando i Consoli, già si accenna alla possibile elezione di un Podestà, sebbene non fosse ancora stato mai eletto in Firenze. Su di ciò avremo occasione di tornare. Intanto ecco che cosa dice il documento: Inquisii is fiorenti» is Consulibus, vel fiorentina Fot estate, si ve Bectori vel Dominatore a comuni populo cheto. Per Lucca si accenna anche ai Bonos viros lucensis civitatis, si Consules vel Bector a ut Potestas ibi non fuerint.
6 Gli Annales li, il pseudo Brunetto Latini ed il Cod. Nap. pongono il fatto nel 1185; il Villani (V. II) lo pone invece nel 1184, e dice che la terra era occupata da gentili uomini, Cattaui, avversi a Firenze. Noi seguiamo il Villani, altrimenti riuscirebbe impossibile spiegare la prigionia del conte Alberto nel 1184, come è attestata dai documenti.
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