I primi due secoli della di Pasquale Villari
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CAP. TERZO - PRIME GUERREpari, furono fatte ad altre città. 1 Si disse perciò: — se Errico restitui ai Fiorentini la giurisdizione, è chiaro che essa era stata loro tolta dal padre. Noi sappiamo infatti che Federico mise in tutta Toscana Podestà imperiali, che presero nome dalle città. 2 — E andando di questo passo, s' arrivò anche a voler vedere Firenze privata della sua propria giurisdizione fin dentro le mura. Se non che, il diploma d' Errico non parla di restituzione, parla solo di liberalità usata in premio dei servigi resi dai Fiorentini, i quali servigi non si sa in verità quali possano essere stati.3 E probabilmente un modo di dire, giacché simili concessioni furono da lui fatte a molte città. Da un altro lato riesce assai difficile credere che Firenze, la quale, quando era tanto più debole, aveva osato combattere a mano armata i messi dell'Impero, uccidendo Rabodo, po-
tore), fatta la concessione, aggiunge: excepto ac salvo iure nobilitim et militimi,, a quibus etiam volumus ut Fiorentini nichil exigant.
Il diploma parla solo in genere di servigi resi dai Fiorentini ad Errico ed a suo padre Federico I. Il Villani attribuisce la concessione al valore che essi dimostrarono nella crociata; ma questa segui nel 1189 e la concessione fu fatta nel 1187, sebbene egli la ponga per errore nel 1188, il che non basta ad evitare l'anacronismo. Oltre di ciò afferma, che la concessione fu fatta per intromissione di papa Gregorio VIII, il quale fu eletto e mori nell'anno 1187.
'A Perugia fu nel 1186 concesso il contado: excejìtis domibus et posses-sionibus, quas luibent marchiones et monasterium s. Salvatoris, e parecchi nobili del pari menzionati, in quibus nihil iuris Perusinis relinquitur. Ficker, I, paragr. 128, pag. 242. Siena, che aveva perduto il contado nel giugno 1186, lo riebbe nell'ottobre, colle stesse condizioni, e cosi Lucca nel .medesimo anno. Ficker, I, parag. 125, pag. 239 e parag. 128, pag. 242.
2 I)i questi Podestà imperiali il Ficker dà spesso i nomi, che cava dalle deposizioni dei testimoni. Vedi Ficker, III, pag. 440. L'IIartwig (IT, 192) cita un llenricus contee florentinus, che è ricordato dallo Stumpf, c pare anch'esso un Podestà del contado, nel settembre 1186. Non deve dopo tutto ciò far meraviglia, se nei documenti della seconda metà del secolo, è assai spesso ricordata l'autorità dell'Impero. Citiamo qualche esempio cavato dalle pergamene dell'Archivio Fiorentino. — 14 Ottobre 1175 (Passionano). Sub obligo Consulum Floreniinorum vel Nuntio llegis. — 9 Ottobre 1185 (Pas-signano). Sub duplici pena Imperatorie et cius Missi aut quicumque habuerint dominium prò tempore. (Si tratta del contado, ed apparisce anche qui l'incerto dominio di cui abbiamo parlato).
3 Liberalitate benefica ipsos respicere volentes, concedimus etc.. .. huius mti-nifice nostre concessionis.
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