I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      E PRIÌIE RIFORME DEL COMUNE FIORENTINO 137
      in parte, e sotto forma di liberale elargizione, lo stato di fatto, che egli sperava cosi di potere almeno circoscrivere entro limiti determinati.
      E veramente, col diploma 1187, egli concedeva ai Fiorentini meno assai di quanto essi già da un pezzo possedevano. Se infatti il territorio del Comune non avesse dovuto estendersi più d' un miglio dalla parte di Fiesole, ne sarebbe rimasta fuori questa città, già sottomessa con le armi, insieme con tutto il suo contado, il quale sin dal 1125 faceva parte del territorio fiorentino, come era stato sempre nei trattati riconosciuto. E quasi ciò non bastasse, anche in si angusti confini. Errico dichiarava esenti dalla giurisdizione della Città tutti i nobili, cioè anche quelli che ad essa si erano legalmente e solennemente sottomessi. Ma, ciò non ostante, a Firenze conveniva d' accettare la concessione imperiale. Lo stato di fatto sarebbe rimasto quale era, essa avrebbe cioè continuato sempre a comandare ed a prendere più che poteva. Il cronista Paolino Pieri, nel ricordare questa concessione, dice che i Fiorentini riebbero il contado, « cioè che si ritolsero, » espressione con la quale inconsapevolmente egli manifesta la vera condizione delle cose. Intanto l'Impero cedeva nel punto di diritto, riconoscendo la giurisdizione dei Consoli nella Città ed in una parte del contado. Il resto sarebbe stato in avvenire, come pel passato, risoluto dalla forza. A noi pare che tutto ciò ponga in chiaro le cose, e spieghi ancora le inesattezze e la confusione dei cronisti, i quali, non sapendo distinguere la questione di fatto da quella di diritto, mescolarono di continuo 1' una con 1? altra. E veramente non era agevole distinguerle, quando di fronte al fatto stavano due, anzi tre diritti, ognuno dei quali non riconosceva gli altri: il diritto cioè dell' Impero, quello del Comune e quello finalmente del Papa, che ripeteva sempre, quantunque sempre invano, che la Chiesa era 1' erede di Matilde.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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