I primi due secoli della di Pasquale Villari
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« si fece ordinamento in Firenze, che li conti Gnidi et li « conti Alberti et li conti da Certaldo, Ubaldini et Figiovanni, Pazzi et libertini, conti di Panago et altri nobili « assai, cittadini, dovessero abitare i quattro mesi dell'anno « nella città di Firenze ». Sia qualunque il valore che si voglia attribuire a questo cronista, la sua asserzione è in armonia colle notizie che si cavano dai documenti, e spiega 1' origine della nuova magistratura. Non poteva certo ai nobili piacere di sottostare al governo popolare dei Consoli, contro .cui fin dal 1177 avevano combattuto, e specialmente poi essere giudicati da coloro che essi ritenevano inferiori per grado e dignità. Inoltre, quanto più gii elementi di cui la cittadinanza si componeva, divenivano eterogenei, e più si avvicinava perciò il pericolo di guerra civile, tanto più la possibilità di essere giudicati dai propri avversari politici, doveva apparire incomportabile. E quindi si cercava una magistratura nuova, d' indole diversa, preferibilmente aristocratica, e si prese a modello una istituzione imperiale, quale era quella del Podestà. Esso non è già un semplice giudice, come molti credettero e scrissero; è addirittura il capo e rappresentante del Comune; firma i trattati e comanda l'esercito; piglia il posto dei Consoli.
Infatti il 14 luglio 1193, il castello di Trebbio si sottometteva al Comune di Firenze, di cui avevano la legale rappresentanza Gherardo Caponsacchi Potestas Fìorentie et eius Consiliarii, insieme coi sette Rettori delle Capitudini delle Arti. 1 I Consiglieri, dei quali il documento dà i nomi, sono sette anch' essi, e quasi tutti di famiglie consolari ; due sono anzi veri e propri nobili, un conte Arrigo (forse da Capraia) ed un Tegghiaio Buondelmonti. Nel 1194 pai-certo che si tornasse ai Consoli, anzi il pseudo Brunetto ci dà i nomi di due, fra i quali un Uberti. Nel 1195 comparisce nuovamente il Podestà nella persona di Painerius eie Gaetano, cimi suis Consiliariis, uno dei quali è Cornai iu-
1 Santini, I, (loc. XX.
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