I primi due secoli della di Pasquale Villari
E PRIĖIE RIFORME DEL COMUNE FIORENTINO 141
stitiae. 1 Si puō con certezza ritenere che questi Consiglieri, il cui numero nei documenti varia di continuo, non sono altro che i Consoli stessi, che, per qualche tempo, persistono ancora sotto questa forma transitoria, durante la quale il Podestā č come il loro capo. Essi rappresentano il Comune insieme con lui, o anche senza di lui. A poco a poco perō la loro importanza diminuisce, e quella del Podestā aumenta. Insomma č un periodo di trasformazione, durante il quale la nuova forma, non ancora ben determinata, di governo, si alterna con quella dei Consoli.
Nel 1200 il Podestā non č pių un fiorentino, ma uno straniero, e giā rappresenta il Comune senza la compagnia de' suoi Consiglieri, che nel 1207, quando cioč la nuova magistratura piglia la sua forma definitiva, sono addirittura scomparsi. Per meglio dire, essi si vanno sempre pių trasformando, ed aumentano di numero, fino a che formano un Consiglio speciale della Cittā intiera, accanto all'antico Consiglio o Senato, che diventa il Consiglio generale. Il governo allora sarā rappresentato dal Podestā e da due Consigli, i quali qualche volta voteranno separatamente, qualche altra uniti, e si chiameranno in questo caso, il Consiglio generale e speciale. L' ufficio dei Consoli si puō dire cosi morto per non pių ricomparire. Salvo infatti un ultimo tentativo, pel quale essi furono di nuovo eletti negli anni 1211 e 1212, noi pių non li ritroviamo. E da quanto abbiam detto finora puō facilmente intendersi, perché i cronisti pongano in tempi assai diversi 1' origine del Podestā. Il pseudo Brunetto Latini lo fa cominciare nel 1200, quando cioč esso fu la prima volta un ufficiale forestiero, qualitā che era tenuta essenziale. E perō il cronista prima ci' allora sembra vedere in esso pių che altro un capo dei Consoli. 2 E si capisce ancora perché il Villani lo faccia
1 Santini, II, doc. VIII. Il suo nome č Corsus, che uua volta č detto Consigliere super facto ėustitie, un'altra consitl iustitie.
2 Negli anni 1193 e 1195 egli ricorda ancora i Consoli, di cui dā anche i nomi, forse ritenendo per tali i Consiharii dei due Podestā che allora vi furon di certo. E bene qui osservare, che tutto ciō sarebbe stato impossi-
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