I primi due secoli della di Pasquale Villari
, E LE ARTI MAGGIORI IN FIRENZE
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ziani, i capi delle Compagnie, e vennero addirittura sotto le mura di Siena, presso la Porta Camollia. Il 17 maggio, nel luogo dove è il monastero di Santa Petronilla, vi fu battaglia. Si narra che Farinata degli Uberti, il quale, come capo degli esuli s'era molto adoperato a promuovere la guerra, vedendo il piccolo aiuto mandato da Manfredi con la propria insegna, dicesse: « Noi la conduceremo in luogo che « ne sarà fatto tale strazio, che gli verrà voglia d' essere « nemico de' Fiorentini, e (de' cavalieri) daranene più che « non vorremo noi ».1 E si aggiunge ancora, che ubriacarono i soldati tedeschi, perché combattessero con cieco furore.2 Certo è che da Siena uscirono i cittadini armati sotto il comando del loro Podestà, e i Tedeschi con gli esuli, fra i quali primeggiava sempre Farinata, sotto il comando del conte Guido Novello. L'impeto del primo assalto fu da parte de'Tedeschi tale, che i Fiorentini, credendo d'avere addosso un formidabile esercito, si misero in rotta; ma avvistisi poi che il nemico era assai inferiore di forze, resistettero con valore, e dopo una mischia sanguinosa, lo respinsero e presero la bandiera di Manfredi, che trascinarono nel fango. La gioia in Firenze fu grandissima, sebbene la vittoria fosse costata cara, e si fosse anche visto che pochi cavalieri tedeschi, assai bene addestrati, avevano, per un momento almeno, potuto mettere in rotta un esercito numeroso d'artigiani e di contadini. Ciò dava invece animo ai Senesi, massimamente ora che il loro principale cittadino Provenzano Salvani, con altri ambasciatori, tornava da Manfredi, menando un grosso sussidio di 800 Tedeschi,3 posti anch'essi sotto il comando del conte Giordano, il quale aveva ora anche l'ufficio di vicario di Manfredi in Toscana.
Era perciò inevitabile che la guerra continuasse, ed i Senesi già erano in campo per sottomettere Staggia e Pog-gibonsi, dare il guasto a Colle, Montalcino e Montepul-
1 Marchionni di Coppo Stefani, Stor. fior. rubr. 120.
2 Villani ed altri cronisti fiorentini.
3 Queste cifre date dai cronisti fiorentini sono sempre incerte ; si possono ritener solo come approssimative.
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