I primi due secoli della di Pasquale Villari

Pagina (190/327)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      184
      15G CAP. QUARTO
      — I PARTITI, IL PRIMO POPOLOciano, il che rendeva inevitabile che i Fiorentini pigliassero di nuovo le armi. Farinata degli Uberti e gli altri esuli gettavano di continuo olio sul fuoco, adoperando ogni sottile astuzia per provocarli, e per ordir tradimenti nella loro stessa Città. Furono infatti mandati due frati minori a dire, sotto apparenza di gran segreto, agli Anziani, che Siena era stanca dei Ghibellini e del predominio che in essa aveva Provenzano Salvani ; sarebbe perciò stato facile fare aprire le porte all'esercito fiorentino, mediante 10,000 fiorini. Fu agevole ai frati, ingannati, come pare, essi stessi, ingannare gli altri. Venuti nella Città, cosi almeno narra il Villani, chiesero di trattare con due soli degli Anziani, sotto giuramento di strettissimo segreto. E furono a ciò deputati due, i quali, udite le proposte, e pensando che venivano dagli esuli, figli anch' essi della stessa Repubblica, non rammentando quanto potenti erano stati sempre fra loro gli odi di parte, prestarono fede ai fallaci messaggi. Sebbene tutto fosse proceduto con gran mistero, pure a decidere la guerra, era sempre necessario consultare i cittadini. Si tenne perciò un Consiglio numeroso di nobili e di popolo, nel quale gli Anziani, sotto vari pretesti, più
      0 meno plausibili, sostennero l'Utilità e la necessità di ricominciare subito la guerra contro i Senesi. Vi fu nondimeno grandissimo dissenso. E quantunque le leggi fiorentine mettessero mille freni alla discussione, massime quando si trattava di combattere una proposta dei magistrati,1 pure la deliberazione era di tanta gravità, che più d'uno si provò a combatterla, sostenendo che il far la guerra adesso, quando si sapeva che Siena non aveva mezzo di mantenere a lungo
      1 Tedeschi, era impresa stoltissima. I nobili specialmente si dimostravano contrari, perché essi avevano riconosciuto la
      1 Eccone un esempio tratto da una legge del 1284. — « Item quod nullus « prcsumat consulere, vcl areugare super aliquo quod nou sit principaliter « propositnm per doininum Potestatem, vel aliquem loco sui. Et qui eontrafacerit, in soldos sexaginta florenorum parvorum vice qualibet puuiatur, « et plus et ininus ad voluntatein domini Potestatis. Et quicquid dietimi « vel consultimi contra propositionem, non valeat, nec teneat». Consigli Maggiori, Provvisioni e Registri. I, carte 12 retro. Archivio di Stato in Firenze.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

Pagina (190/327)






Fiorentini Uberti Città Anziani Siena Ghibellini Provenzano Salvani Città Villani Anziani Repubblica Consiglio Anziani Utilità Senesi Siena Tedeschi Potestatem Potestatis Maggiori Provvisioni Registri Stato Firenze Farinata Consigli Archivio