I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      188 15G CAP. QUARTO — I PARTITI, IL PRIMO POPOLOcolla fuga, ma clie la strage fu tra i popolani, di cui 2,500 rimasero morti, 1,500 prigionieri. I Senesi, che riducono le loro perdite a 600 morti e 400 feriti, portano quelle dei Fiorentini a 10,000 morti, 15,000 prigionieri, 5,000 feriti, oltre 18,000 cavalli fra morti e perduti. Se queste cifre sono al di sopra, quelle del Villani possono ritenersi al di sotto del vero.1 Ma questi descrive il vero stato delle cose quando conchiude: e allora « fu rotto e annullato il Popolo vecchio di Firenze ».2 Tale infatti può dirsi la conseguenza ultima di quella battaglia, che fece VArbia colorata in rosso.
      Grandi furono la gioia, le feste, i trionfi in Siena ; grandissimi il lutto, i lamenti in Firenze, dove non era famiglia che non avesse perduto qualcuno. I capi dei Guelfi sapevano, che per essi non v'era ornai più speranza di salvezza, e però, in gran numero, esularono le famiglie dei loro nobili, e non poche anche di popolani. Uscirono di Città il 13 settembre, ed alcuni si sparsero pei castelli della Toscana, ma i più andarono a Lucca, che rimase come centro principale dei Guelfi. Il 16 entrò in Firenze il conte Giordano con i suoi Tedeschi, e con essi tornarono gli esuli carichi di preda, che la fecero subito da padroni. Uno dei primi loro pensieri fu d'andare in Duomo a disfare il monumento d'Aldobrandino Ottobuoni, quasi che egli, più che guelfo o ghibellino, non fosse stato cittadino onesto e benemerito della patria. Cosi cominciarono, sin dal principio, a fare ogni opera, per rendersi sempre più odiosi ed incomportabili. Poggibonsi, Montalcino, molti dei castelli, pei quali s'era tanto combattuto, furono abbandonati a Siena. Gli ordini della libertà furono distrutti, ed il conte Giordano nominò, per due anni, podestà di Firenze il conte Guido Novello,3 che entrò subito nel Palazzo del Comune,
      1 II Sisraondi, dopo aver paragonato i cronisti, fa ascendere a 10,000 i morti, ad altrettanti i feriti.
      2 VI, 19.
      3 Signore del castello di Poppi in Casentino, s1 era separato dagli altri conti Guidi, eli1 erano guelfi.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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