I primi due secoli della di Pasquale Villari
, E LE ARTI MAGGIORI IN FIRENZE 199
ed alla sventura del soldato morto combattendo. Ma papa Clemente gì'invidiò anche questo umile riposo, e per suo ordine l'arcivescovo di Cosenza persuase il re angioino a far disotterrare il cadavere, e gettarlo fuori del Regno, presso il fiume Verde.1 Tutti questi fatti diedero il crollo al partito ghibellino in Italia. La sede imperiale era vacante, gli Svevi abbattuti, ed in Napoli succedeva ad essi un'altra dinastia straniera, venuta per opera del Papa. Se la morte di Federico II aveva fatto decadere in Firenze i Ghibellini, ben si può immaginare che cosa dovesse succedere ora che il loro mal governo aveva accumulato contro di essi odi sempre maggiori, e che con Manfredi non era morto solamente un principe amico, ma s'estingueva in Italia il dominio d'una casa imperiale e reale, che era stata il più valido sostegno del partito.
Ed infatti, all'annunzio di questi eventi, tutto il popolo di Firenze si commosse, e cominciò a pigliare animo contro i Grandi che dominavano ancora. Quando poi si seppe che buona parte di quei Guelfi fiorentini, i quali avevano con £>ran valore combattuto nell'esercito di Carlo d'Àniriò, tor-
O O /
navano con la sua bandiera a Firenze, la moltitudine si mostrò cosi pronta a sollevarsi, che al conte Guido ed ai suoi mancò l'animo. E però i Ghibellini, dice il Machiavelli, « giudicarono che fosse bene guadagnarsi con qualche beneficio quel popolo, che prima avevano con ogni ingiuria « aggravato, e quelli rimedi che, avendoli fatti prima che
1 Dante (Purgatorio, III, 121-32) pose Manfredi nel Purgatorio, sebbene, al pari di Federico, di Farinata e di molti altri Ghibellini fosse allora tornito eretico.
Orribil furon li peccati miei. Ma la bontà infinita ha si gran braccia Che prende ci"> che si rivolve a lei.
Se il pastor di Cosenza, che alla caccia Di nio fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia,
L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Or le bagna la pioggia e move il vento, Di fuor del Regno, quasi kingo il Verde. Oro le trasmutò a lume spento.
vli.lari 13
| |
Clemente Cosenza Regno Verde Italia Svevi Napoli Papa Federico II Firenze Ghibellini Manfredi Italia Firenze Grandi Guelfi Carlo Firenze Guido Ghibellini Machiavelli Purgatorio Manfredi Purgatorio Federico Farinata Ghibellini Cosenza Clemente Avesse Dio Benevento Regno Verde
|