I primi due secoli della di Pasquale Villari
212 15G CAP. QUARTO — I PARTITI, IL PRIMO POPOLOpotessero sorgere in mezzo a un popolo di mercanti; come, in mezzo a tanto apparente disordine, fosse possibile tanto progresso, e come la democrazia riuscisse in Firenze a distruggere del tutto ogni avanzo di feudalismo, arrivando ad una assoluta eguaglianza, a tutte quante le libertà di cui il Medio Evo era capace. Il Comune di Firenze fu il centro di una cosi grande cultura, perché fu la sede delle maggiori libertà che erano allora possibili. Il più bello e splendido fiore di quella cultura si deve alla democrazia, che lasciò la sua impronta, dette il proprio carattere alle chiese e ai palazzi di Arnolfo, ai quadri di Cimabue e di G-iotto, alla poesia di Dante. Nella letteratura provenzale, francese, tedesca, inglese del Medio Evo, non pochi furono i nobili signori che acquistarono fama, anzi la più parte di quei poeti furono nobili. Le arti e le lettere fiorentine, che costituirono il germe più fecondo delle arti e delle lettere italiane, furono essenzialmente repubblicane ; molti degli scrittori, moltissimi degli artisti furono figli di mercanti o di semplici artigiani.
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