I primi due secoli della di Pasquale Villari
Capitolo VIL PREDOMINIO DI FIRENZE IN TOSCANA.1
IDopo la morte di Federigo II, vi fu un lungo interregno imperiale. Per ventitre anni nessuno fu in Germania definitivamente proclamato re dei Romani, e per sessantadue nessuno venne in Roma a prendere la corona dell'Impero. Il partito ghibellino si trovò quindi abbandonato a. sé stesso, ed i suoi capi cercarono di far prevalere i loro diritti feudali, le loro armi, la loro fortuna, a danno della Città e dei minori potenti, che non avevano speranza di trovare protezione nell' Imperatore. Cominciavano quindi a sorgere per tutto piccoli tiranni, e la più parte di essi erano nobili ghibellini, i quali, fra le tante disfatte avute dall' aristocrazia in Italia, trovavano pure nuovo ed inaspettato aiuto nelle mutate condizioni dei tempi. Assai vi contribuiva anche la nuova arte militare, la quale aveva dato nella guerra prevalenza agli uomini d'arme, che erano cavalieri coperti, insieme col loro cavallo, di pesanti armature, e muniti d' una lunga lancia, con la quale abbattevano il fantaccino prima che potesse, con la sua alabarda, arrivare fino a loro. Occorreva perciò un lungo tirocinio, il quale rendeva sempre più difficile all'artigiano o al mercante il seguire con fortuna il mestiere delle armi, che diveniva invece l'occupazione principale dell'aristocrazia. Molti infatti delle più nobili famiglie cominciavano ora
1 Politecnico di Milano, Novembre e Dicembre 1867.
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