I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      Buondelmonti, preferi gettarsi dall'alto di un campanile.1 Continuando la guerra, furono presi i castelli di Campi e Gressa; volte a parte guelfa, cacciandone i Ghibellini, le città di Lucca, Pistoia, Volterra, Prato, S. Gemignano, Colle ed altre ancora, che entraron nella Lega o Taglia coi Fiorentini, sotto il comando del Maresciallo di Carlo.
      Pisa e Siena restarono però ghibelline ; la prima era stata sempre, e si manteneva ancora il più forte sostegno del partito in Toscana; nella seconda s'erano, come al solito, rifugiati di nuovo gli esuli di Firenze, e parecchi Tedeschi avanzati alla strage di Manfredi. I Fiorentini non erano riusciti ancora a vendicare la rotta di Montaperti, il che era come una spina nel loro cuore ; e Carlo che desiderava anch'esso ardentemente di distruggere ogni avanzo degli amici e sostenitori di casa sveva, s'apparecchiava a venire in Toscana, per condurre in persona la guerra contro Siena. E intanto i Fiorentini, dopo avere invano assalito la città e dato il guasto al contado, visto che gli esuli, coi Tedeschi e con altri Ghibellini, s'erano fortificati in Poggibonsi, andarono coi Francesi e coi Guelfi della Taglia, a portarvi regolare assedio. Allora appunto re Carlo arrivò a Firenze, dove le accoglienze furono perciò assai liete. I più autorevoli cittadini gli andarono incontro col carroccio, segno di grandissimo onore, e dopo otto giorni di festa in Città, dove nominò vari cavalieri, egli se ne parti pel campo. L' assedio durò quattro mesi, dopo i quali il castello dovette arrendersi per fame, verso la metà di dicembre 1267. Carlo vi mise allora un Podestà che governasse in suo nome, e vi cominciò una fortezza, per costruire la quale, secondo il suo costume, impose gravi tasse alle città della Taglia. Firenze dovette dare 1992 lire. E dopo di ciò, senza metter tempo in mezzo, si condusse 1' esercito contro Pisa. Sottomettere una cosi potente e bellicosa repubblica non era impresa agevole; ed il Re quindi si contentò solo di umiliarla, pigliando per ora Porto Pisano
      1 Villani, VII, 19; Marciiionne Stefani, rubr. 138. Ammirato, lib. Ili, pag. 248.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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