I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      IL PREDOMINIO DI FIRENZE IN TOSCANA 237
      teli che ricoprivano la piazza stessa. Vennero i Dodici, il Podestà, il Capitano del popolo, che allora chiamavasi della Massa di parte guelfa, coi loro Consigli; vennero tutti gli altri magistrati e grandissimo popolo. Il Cardinale comparve finalmente in mezzo ai suoi prelati, da tutti aspettato, anche perché doveva parlare, ed aveva voce d'essere uno dei più eloquenti oratori del suo tempo. Parlò sulla utilità e necessità della pace, che finalmente fu letta. Con essa si poneva fine a tutti gli odi antichi ; si ordinava che fossero resi ai Ghibellini i beni confiscati, capitale e parte anche degl' interessi ; che si cancellassero le sentenze, i giuramenti, le leghe o consorterie fatte da una parte a danno dell'altra, levando dagli Statuti tutto ciò che poteva alimentare questi odi. Richiese 50 mallevadori da ciascuna delle parti, con obbligo di pagare 50,000 marchi d'argento,, quando la pace fosse violata. Volle alcuni castelli per maggiore sicurezza, e si riserbò di chiedere anche altri mallevadori. Seguiva un numero assai grande di minute condizioni tutte intese allo stesso fine. Molte delle principali famiglie restavano confinate fino a che non avessero fatta pace coi loro avversari, e data, con danaro e con ostaggi, sicurtà di mantenerla. I sindachi delle parti si baciarono in bocca, gli atti dell'accordo furono solennemente rogati, e i bandi e le condanne delle parti furono cancellati o arsi. Gli esuli poterono tornare ; il Capitano e le Capitudini ebbero, senza pregiudizio del Podestà, l'incarico di mantenere inalterate le condizioni della pace. E per questa ragione il Capitano non doveva più d'ora innanzi essere chiamato Capitano della parte guelfa, ma della Città, e Conservatore della pace. Essendo poi cessato l'ufficio di Vicario imperiale concesso a Carlo, veniva ordinato del pari, che d'ora innanzi Podestà e Capitano sarebbero per due anni eletti dal Papa, e avrebbero ciascuno a loro comando 50 uomini a cavallo e 50 a piedi. Dopo due anni, l'elezione tornerebbe al popolo, con l'obbligo di non nominare alcuno contrario a Santa Chiesa, la quale doveva anzi approvare la scelta. Avrebbero ciascuno a loro comando 100 uomini a cavallo e 100


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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