I primi due secoli della di Pasquale Villari
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CAPITOLO QUINTOfosse il paese, e se le città riconoscevano ancora la loro soggezione all'Impero. Il Vicario, arrivato in Toscana, si fermò a S. Miniato al Tedesco, e trovò i Pisani, sempre ghibellini, pronti a fare subito atto d'obbedienza; ma le altre città toscane ricusarono; i Fiorentini, per mezzo di danaro, lo corruppero, e mostrandogli l'inutilità della sua impresa, lo persuasero d'andarsene, riconoscendo i privilegi che essi avevano ottenuti dal Papa. In questo modo, la mutata politica di Roma riusciva a loro vantaggio, di che seppero abilmente profittare, e a danno di Carlo d'An-giò, che perdette ogni autorità nell' Italia centrale. Niccolò III, rievocando l'Impero, incoraggiando Rodolfo di Asburgo, e mettendolo di fronte a Carlo, aveva saputo indebolire l'uno e l'altro, accrescendo forza al papato. E i Fiorentini, con non minore accortezza, s'erano valsi di Carlo per dominare la Toscana; del Papa per indebolire Carlo; e finalmente dell' uno e dell' altro, per non sottomettersi a Rodolfo.
Niccolò III moriva nel 1280. Egli aveva costretto Carlo a lasciare la Toscana, a contentarsi di ricevere l'investitura della Provenza e del Reame da Rodolfo. E perché questi accordi ricevessero una qualche sanzione, s'era anche stretto un parentado, avendo Rodolfo dato la propria figlia in moglie ad un nipote di Carlo. Ma questi, come era naturale, assai di mal' animo accettava tutto ciò, anzi non tralasciava mai di sobillare in segreto i Guelfi di Toscana contro i Ghibellini, che ora alzavano la testa. E conoscendo già per lunga esperienza che grande differenza vi fosse tra 1' avere amici o nemici i Papi, corse ad Orvieto, dove s'era adunato il nuovo Conclave, deciso a far di tutto per avere una elezione a lui favorevole. Secondo il suo solito, ogli operò senza scrupoli e senza esitare. Visto che i cardinali temporeggiavano, né avendo tempo da perdere, promosse una rivoluzione, per la quale il popolo s' impadroni di due cardinali di casa Orsini, parenti del Papa defunto ed avversissimi agli Angioini. Dopo di che, l'elezione ebbe luogo, ed il 22 febbraio 1281 fu proclamato
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