I primi due secoli della di Pasquale Villari
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la signoria eli Carlo, era andato in disuso l'ordinamento del popolo armato sotto i Gonfalonieri delle Compagnie, e la tranquillità cittadina si era mantenuta con l'aiuto dei soldati stranieri, per la qual cosa anche il Capitano aveva perduto una parte di quella importanza, che gli veniva ora restituita. Ma oltre di ciò noi troviamo che i Quattordici governavano senza adunare il Consiglio dei Cento, il quale nei documenti sembra infatti scomparso. Da ciò e anche dal trovarsi essi fra loro divisi, perché otto dovevano esser guelfi e sei ghibellini, ne venne che la loro autorità, invece di crescere, s'andava indebolendo. Si pensò quindi ad un'altra riforma, quando la notizia dello scoppio dei Vespri lasciava ai Fiorentini le mani più libere. Tre cose essi avevano sopra tutto di mira. Rendere la Repubblica indipendente dal Papa, dall' Imperatore e da Carlo ; farla finita coi Ghibellini, perché nobili e aderenti sempre all' Impero, che riaffacciava le sue pretese in Toscana; abbassare la superbia dei Grandi, guelfi o ghibellini che fossero, perché colle loro prepotenze turbavano di continuo la Città. Ed anche per questa ragiono si era finito col non più osservare neppure i patti della pace del cardinale Latino; sjDecialmente non si erano pagate le somme promesse ai danneggiati ghibellini. Inoltre il di 8 febbraio 1282 si strinse una lega guelfa con Lucca, Pistoia, Prato, Volterra, e Siena, che dovette per forza aderirvi; e si lasciò luogo d'entrarvi anche a S. Gimignano, Colle e Poggibonsi. Si giurò di restare per 10 anni uniti a difesa comune, con obbligo di prendere a soldo 500 cavalieri col loro seguito, e s'aggiunse al solito una specie d'unione doganale fra gli alleati.
Ma ciò che per Firenze ebbe più grande importanza fu la riforma interna. Le Arti, massime alcune delle maggiori, andavano acquistando un ordinamento sempre più vigoroso, e con esso aumentava il loro potere politico. Le Capitudini infatti compariscono nei documenti sempre più spesso, accanto ai Quattordici, al Capitano, al Podestà. Ed ora appunto (1282-3) noi troviamo anche un Defensor Artificum et Artium con duo Consigli, il che dimostra di
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