I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      fermo a sei, uno per Sesto. « Le loro leggi... (dice il Compagni) furono, die a vessino a guardare l'avere del Comune, e che le Signorie facessino ragione a ciascuno, e « che i piccoli e impotenti non fossino oppressati dai grandi « e potenti ».1 Quelli che uscivano d'ufficio, insieme con le Capitudini e con alcuni cittadini aggiunti, cui si dava nome d'Arroti, eleggevano ogni due mesi i successori.
      Il Villani afferma che il nome eli.Priori fu preso dal Vangelo, là dove Cristo dice ai discepoli: Vos estis prio-res. Certo è però che con questa riforma le Arti o sia il commercio e l'industria salirono addirittura al governo della Repubblica; ed è pur notevole che, sebbene quelle che abbiamo qui sopra nominate, costituissero, insieme con i giuristi e notai, le sette Arti maggiori, pure di questi, forse perché non rappresentavano né l'industria né il commercio, non si fa qui dai Cronisti menzione alcuna. Certo d'ora in poi la Repubblica è proprio una repubblica di mercanti, e solo chi è ascritto alle Arti può governarla: ogni grado di nobiltà antica o nuova è più un danno che un privilegio.
      Infatti molte delle più grandi famiglie cominciarono a mutare i loro nomi, per nascondere l'antica e nobile origine. I Tornaquinci si divisero in Popoleschi. Tornabuoni, Giachinotti, ecc. ; i Cavalcanti in Malatesti e Ciampoli ; altri presero altri nomi. 2 Ciò nonostante, molti ritennero con orgoglio i nomi e i titoli antichi, e quando il principe di Salerno, figlio di re Carlo, chiamato a Napoli dalla Provenza, passò per Firenze, egli, imitando l'uso paterno, vi si fermò per crear nuovi cavalieri. Cosi cercavasi, con mezzi artificiali e vani, perché contrari affatto all' indole della costituzione e della società fiorentina, di ridonar forza a quella aristocrazia, che il cammino naturale delle cose distruggeva continuamente. Liberi ormai dal Papa e dall'Imperatore, liberi dalla uggiosa protezione di re Carlo, tutto occupato nelle faccende della Sicilia, i Fiorentini avevano ordinata a lor modo la costituzione, dando la Re-
      1 Lib. I, pag. 25 e seg. (ediz. Del Lungo).
      2 Villani, VII, 79; Ammirato, III, p. 268-00.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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