I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      258 CAPITOLO QUINTOe lunga, i Fiorentini pugnarono con gran coraggio, e gli Aretini perderono quasi tutti i loro capi. L' arcivescovo libertini mori combattendo ; cosi pure il suo nipote Gugliel-mino dei Pazzi, tenuto allora fra i più valorosi capitani d'Italia, e Buonconte figlio del conte di Montefeltro. Perirono ancora molti esuli fiorentini, fra cui tre Uberti e uno degli Abbati. Solo il conte Guido Novello salvò la vita con la fuga. La rotta degli Aretini fu grandissima, e, secondo il Villani, lasciarono sul campo 1,700 morti e 2,000 prigionieri. Di questi però ne entrarono in Firenze solo 740, gli altri essendo stati trafugati o riscattati per denaro. Né ciò deve far gran meraviglia, se si pensa clie in queste guerre di Guelfi e Ghibellini combattevan fra loro uomini della medesima città, e spesso antichi amici o parenti ; per il che la pietà era più naturale che 1' odio, sebbene questo fosse pur troppo frequente e feroce. I Fiorentini ebbero poche perdite, e nessuna d'importanza. Corso Donati che, col suo ardire, contribuì assai a decidere la battaglia, e Vieri de'Cerchi si coprirono di gloria. Molti, poco stimati in passato, acquistarono quel giorno grande reputazione, e molti invece che già prima l'avevano, la perdettero allora. In ogni modo tutti i principali cittadini e capitani tornarono salvi a Firenze, dove 1' allegrezza fu perciò universale.1
      I Fiorentini s' erano tenuti sin da principio sicurissimi della vittoria. Si narra infatti che quando, nel giorno stesso della battaglia, i Priori, stanchi delle vigilie durate, si addormentarono, furono desti, come da una voce, che ad un tratto pareva dicesse loro : levatevi su, che gli Aretini sono sconfitti. E nello stesso tempo tutti i cittadini si trovavano per le vie, aspettando impazienti la notizia che ancora non veniva. Finalmente arrivò il desiderato messo, e la gioia, le feste furono grandissime. Dispiacque più tardi sentire che l'esercito non aveva saputo profittare della vittoria, inseguendo il nemico fin dentro le mura della città,
      1 G. Villani, Dino Compagni e gli altri cronisti fiorentini.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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