I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      di fiori. Eppure si voleva ancora proseguire la guerra, perché pareva che si desiderasse addirittura veder la fine delle due più potenti città ghibelline; Ma ciò non poteva riuscir facilmente.
      Nel 1289 seguirono nuove scaramucce tra Guelfi e Ghibellini, ma furono cose di poco momento. I Fiorentini tentarono più volte, però sempre invano, di pigliare Arezzo per forza o per inganno. Nel novembre erano riusciti a fare un accordo segreto, col quale pareva dovessero proprio entrare nella nemica città, per sorpresa. Improvvisamente fu dato ordine a tutti gli uomini atti alle armi di trovarsi riuniti fuori delle mura, prima che una candela accesa innanzi ad una delle porte, fosse consumata. E l'esercito cosi tumultuariamente raccolto, corse a furia verso Arezzo ; ma 1' accordo era stato già scoperto, almeno si disse, da uno che morendo l'aveva rivelato al confessore. Certo è che bisognò ritirarsi senza aver nulla concluso. I Fiorentini tornarono nel giugno del seguente anno, con un esercito di 1,500 cavalieri e 6,000 pedoni della Lega; circondarono Arezzo, e per sei miglia intorno ne guastarono il contado, durante 29 giorni, ma anche ora non conclusero altro. Le città erano a quei tempi tutte fortificate, e le opere d'assedio, prima dell'invenzione della polvere, riuscivano affatto inutili, ogni volta che v'era una resistenza decisa e senza tradimenti. Al che s' aggiungeva adesso, che i Fiorentini volevano combattere nello stesso tempo Arezzo e Pisa. Infatti, lasciati a guardia dei vicini castelli 300 cavalieri e molti pedoni, andarono col resto dell' esercito dal Valdarno di sopra a quello di sotto, per far guerra a Pisa.
      Nello scorso anno erano stati i Lucchesi che, con l'aiuto di Firenze e della Lega, avevano raccolto e guidato un esercito di 400 cavalieri e 2,000 pedoni, per tener viva la guerra contro Pisa, mentre che Firenze era occupata con Arezzo. Arrivarono fino alle porte, e, secondo il solito costume, vi corsero il pallio; per 25 giorni guastarono il contado, pigliando il castello di Caprona, assalendo più volte Vico Pisano, ma senza altro risultato. Nel 1290 si ri-


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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