I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      264 CAPITOLO QUINTOvano modi poco repubblicani, e volevano soverchiare in tutto e su tutti. Nel 1287 vi fu grave tumulto, perché uno di questi prepotenti, a nome Totto Mazzinghi, venne, p>er omicidio e per altri delitti, condannato a morte dal Podestà; e quando lo menavano al supplizio, messer Corso Donati, uno dei maggiori cavalieri in Firenze, si provò coi suoi a liberarlo colla forza. Il Podestà, non volendo tollerare una cosi manifesta violazione delle leggi, fece sonar la campana a martello, ed il popolo, levatosi a rumore, corse armato, a piedi ed a cavallo, gridando : giustizia, giustizia dopo di che la giustizia venne fatta, ed anche assai severa. Il Mazzinghi, condannato nel capo, fu prima strascinato per via e poi impiccato ; gli autori della ribellione contro il magistrato, furono condannati in danaro, e la Città ritornò tranquilla. Ma questi non eran che segni di mali maggiori, e gli uomini politici in Firenze se ne impensierivano assai. I popolani guelfi, per mettere un argine all' alterigia dei Grandi, e per impedire la loro unione col popolo minuto, cominciarono ad allargare sempre più le libertà politiche, nel tempo stesso che vincolavano 1' azione dei potenti. Questi erano già stati costretti, come abbiam visto, a dare mallevadori responsabili delle loro azioni, a giurare di non far vendette, di non sopraffare la plebe, e simili. Destinata ad abbattere in Città e fuori la potenza dei Grandi, ad accrescere quella del popolo, disfacendo gli ultimi residui del sistema feudale, ancora esistenti, fu la legge assai memorabile del 6 agosto 1289. Con essa fu interamente distrutta la servitù nel contado, dichiarando con parole le quali suonano come una proclamazione dei diritti dell'uomo, che la libertà è un diritto imprescrittibile di natura; che essa non può dipendere dall'arbitrio altrui; che la Repubblica voleva in tutto il suo territorio, non solo mantenerla, ma anche accrescerla.1 E veniva cosi abolita ogni specie di servitù, temporanea o a vita, ogni contratto, accordo o patto contrario alla libertà personale.
      1 Vcd. la nota A in fine di questo capitolo.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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