I primi due secoli della di Pasquale Villari
DELLE ARTI MAGGIORI IN FIRENZE 291
sempre più nelle mani dei Fiorentini. Quando la Sede pontificia si trasferi da Roma ad Avignone (1305), per ritornare più tardi novamente a Roma, vi fu, per ben due volte, un grandissimo spostamento d'interessi, un gran movimento di capitali, grandi rimesse di danaro, e fu quello secondo i più autorevoli scrittori, il tempo e 1' occasione in cui i Fiorentini da appaltatori delle rendite papali, divennero anche i principali banchieri di Roma. Da quel momento la loro fortuna fu fatta, i più grossi affari bancari d'Europa vennero nelle loro mani, ed essi acquistarono tanta reputazione, che in faccende di denaro tutti ricorrevano al loro aiuto ed ai loro consigli.
Noi li vediamo chiamati a dirigere le zecche, ad ordinare i pesi e le misure in vari Stati d' Europa. Nel 1278 una convenzione tra il re di Francia e le Universitates dei Lombardi e dei Toscani, chiama gli uni e gli altri a trovar danari per quel governo. Nel 1306 un decreto del popolo modenese, per la medesima ragione, si rivolgeva ai notai e banchieri fiorentini. E quando nel 1302 il re di Francia, non avendo denari per fare la guerra, si decise ad alterare più volte la moneta, quel funesto consiglio non si seppe attribuire ad altri, che a due Fiorentini, Bicci e Musciatto Franzesi, che furono perciò severamente biasimati dai loro concittadini, molti dei quali vennero nel proprio commercio rovinati da quella falsificazione. Ogni volta che i re di Francia si decidevano ad una grossa guerra, eran come costretti ad assicurarsi prima il concorso di qualche noto banchiere fiorentino, per sostenerne le spese. Alcuni di questi erano allora quel che sono oggi i Rotschild in Europa, e le fortune che accumulavano, sembrano anche a noi favolose. Nel 1260 i Salimbeni prestarono ai Senesi 20 mila fiorini. 1 Bardi ed i Peruzzi li troviamo nel 1338 creditori del re Edoardo III d'Inghilterra per un milione e trecento-sessantacinque fiorini, il che, senza tener conto d'alcuna differenza nel valore dell' oro, risponderebbe a circa sedici milioni delle nostre lire; e tenendo conto di questa differenza, secondo i computi del Sismondi, s'arriverebbe a 64 milioni.
| |
Fiorentini Sede Roma Avignone Roma Fiorentini Roma Europa Stati Europa Francia Universitates Lombardi Toscani Francia Fiorentini Bicci Musciatto Franzesi Francia Rotschild Europa Salimbeni Senesi Bardi Peruzzi Edoardo III Inghilterra Sismondi
|