I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      DELLE ARTI MAGGIORI IN FIRENZE
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      vivevano colle loro entrate, ma facevano tutte le maggiori e più laute spese in Firenze. Ogni volta quindi che volevano fare un nuovo tentativo, per impadronirsi del governo, o non perdere affatto la parte che ancora v' avevano, s'alleavano con quel popolo minuto, che viveva, o almeno credeva di vivere, solo alle loro spalle, e sollevavano le sue passioni contro i popolani grassi, facendogli notare che tutte le Arti esercitavano del pari l'industria ed il commercio, ma che una parte non piccola di esse trovavasi esclusa da quel governo, di cui le altre facevano monopolio a loro esclusivo profitto. Con questi mezzi i Grandi non riuscirono certo a salvarsi, molto meno a ripigliare il potere, perché lo spirito democratico era troppo vivo in Firenze ; affrettarono invece quelle leggi draconiane, che a più riprese furon fatte contro di loro; ma riuscirono a stimolare nel popolo minuto un desiderio ardente, irresistibile di partecipare al potere, ed a destare nell' infima plebe passioni rivoluzionarie. Cosi, nel momento stesso in cui dovettero rinunziar per sempre a comandar nella Città, si vendicarono lasciando dietro di loro una lunga eredità di odi, che tennero la Repubblica divisa e ne affrettarono la rovina.
      Le Arti minori, infatti, arrivarono pure un giorno ad aver parte nel governo, ed allora non andarono mai d'accordo colle Maggiori. Si osteggiarono continuamente nei Consigli, nei magistrati, in piazza; e qualche volta ricorsero al pericoloso partito ci' infiammare le passioni più sfrenate dell'infima plebe, che, come sempre, si dimostrò docile strumento delle mire degli ambiziosi. Si scatenarono cosi quelle passioni anarchiche, che ora portarono al tumulto dei Ciompi, ora alla necessità di cercare un protettore alla Repubblica, e finalmente al dominio de' Medici. Ma prima di giungere a questi estremi, corsero due secoli di lotte, in mezzo alle quali la politica fiorentina fu quasi costantemente diretta dai popolani grassi. Il potere più volte parve sfuggire dalle loro mani ; ma essi sapevano ritener sempre tanta autorità da restar costante-


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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