I primi due secoli della di Pasquale Villari
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Se ci rivolgiamo poi dal pubblico al privato diritto, le difficoltà crescono invece di scemare. Quando noi leggiamo questa parte, clie non è certo la meno importante dello Statuto, ci accorgiamo clie in e.5sa sono unite molte legislazioni diverse, spesso anche contradittorie, le quali s'intrecciano e si combattono. La mèta e la dote, il mundio e la tutela, il testamento ed il patto successorio, il guidrigildo, il morgengab] diritto longobardo, romano, feudale, canonico, sono in presenza, coesistono in proporzioni sempre diverse. E queste varie legislazioni agiscono l'una sull'altra, alterandosi a vicenda: nel diritto romano filtrano continuamente disposizioni, che dobbiamo attribuire al diritto longobardo, il quale poi è profondamente alterato, mutilato, castrato, come dice il Grans, dal romano. Quale è dunque il concetto che domina in siffatto impasto di leggi diverse? Y'è egli un principio nuovo, originale, che assimila gli elementi eterogenei e costituisce un nuovo diritto? Quale è desso? Ecco il difficile problema, che il Savigny c'incoraggiava a risolvere, e che noi ancora non abbiamo risoluto. Se però il problema non è risoluto, la sua importanza è oggi ammessa da tutti; molti lavori, molte pubblicazioni, alcune delle quali importantissime, si sono fatte. Qualche osservazione si può finalmente esporre.
La costituzione della famiglia e le sue relazioni con lo Stato, sono come il centro principale intorno a cui si debbono aggirare le nuove ricerche, e formano anche il soggetto di questo breve e sommario lavoro. La soluzione d'un tale problema richiede, innanzi tutto, un esame accurato delle varie forme che assunse la famiglia nelle diverse legislazioni che si successero in Italia, per venir poi a vedere come dalla riunione di queste varie forme ne risultò un' altra non poco diversa. La prima questione che si presenta, risguarda perciò le condizioni in cui erano il diritto e la famiglia romana, quando vennero fra noi i barbari. Trattandosi di Comuni italiani, è ben naturale che la giurisprudenza di Roma sia quella che mise più tenaci e profonde radici nella società, e che la storia delle nostre leggi
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