I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      CAP. SETTIMO — LA FAMIGLIA E LO STATOdelle lettere, essi si rivolsero, come era naturale, alla fonte pivi letteraria e piti autorevole del diritto. Da quel tempo, infatti, non se ne ritrova più altra.1
      Si pensi poi clie, quando i Greci vennero in Italia a combattere i Goti, vi trovarono l7 antica consuetudine romana e 1! Editto di Teodorico che la sanzionava ; che i Goti furono definitivamente disfatti nel 553 ; che nel 56S al dominio dei Greci successe quello dei Longobardi; che questi ridussero i loro rivali nell' Italia meridionale, donde furono poi cacciati dai Normanni. Colà il corrotto dispotismo bizantino riusci non meno funesto di quello dei barbari , e forse fu la prima cagione delle molte sventure e del lungo abbandono in cui caddero più tardi quelle provinole. Ma poteva un cosi breve ed incerto dominio bastare a diffondere in Italia il diritto giustinianeo, in modo da farlo non solo universalmente accettare, ma anche entrare per modo nei costumi da poter continuare a vivere quando non era legalmente più riconosciuto dai barbari? Una tale ipotesi parrà anche meno sostenibile in tutto ciò che s' attiene alla famiglia ed alla successione, se si pensa che le riforme fatte in questa parte del diritto da Giustiniano, a Costantinopoli, non rispondevano certo alle condizioni in cui si trovava allora l'Italia. Per quanto la filosofia greca si fosse diffusa tra di noi, lo spirito bizantino non era identico a quello di Roma, e molto meno erano identiche ora le condizioni delle due società. A Costantinopoli il dispotismo orientale corrompeva, soffocava la società nel lusso ed in una cultura troppo raffinata; lo Stato, sostituendosi a tutto, dava nuovo carattere alle leggi. In Italia, invece, la socictà, non meno corrotta, si andava decomponendo, e già cadeva a brani; l'antica unità, l'antica- forza dello Stato s'infiacchivano sempre più, e si cedeva sempre più dinanzi
      1 Questa disputa può dirsi ormai inutile, perché oggi è generalmenteammesso, che auclie dopo la Prammatica Sanzione il Codice Teodosiano con-
      tinuò ad essere in vigore. Cosi fu che vissero insieme forine giustinianee-
      e forine antigiustinianee ; solamente le Pandette vennero più a lungo tra-
      scurate.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Secondo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1894 pagine 269

   

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