I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      CAP. SETTIMO
      — LA FAMIGLIA E LO STATOosservare, che la successione degli agnati, nel diritto longobardo è aneli' essa alterata dal romano, il quale l'ha resa indifferente alle cose, che compongono la eredità, mentre che è un carattere proprio e costante del diritto germanico 1' essere intimamente connessa, legata a queste.
      Per concludere adunque con una osservazione generale, ripetiamo che fra i Longobardi predominano i vincoli del sangue, che nella loro famiglia si trova una maggior libertà individuale, e che 1' azione dello Stato su di essa è molto più debole. A Roma, invece, il concetto della famiglia domina sui vincoli del sangue, e la sua unità è in origine costituita dall'assoluto dispotismo paterno, distrutto poi dal potere politico, che quasi si sostituisce ad esso. Lo Stato allora domina ogni cosa, riduce in frantumi la famiglia, conduce all' assoluta uguaglianza di tutti, senza avere la forza di tenere insieme una società, in cui né la libertà individuale, né l'attività locale, né le libere associazioni si poterono svolgere abbastanza. Ed esse erano pure necessarie a salvare l'immensa mole d'una società composta di popoli diversi, che non aveva perciò nessun carattere o unità nazionale, che la Repubblica e l'Impero avevano costituita. Questi nuovi elementi sono quelli appunto che vennero fra di noi coi barbari. Cosi fu che due popoli, due forme di. famiglia e di società, quasi direi, due idee, due caratteri sociali affatto diversi s'incontrarono, l'uno dei quali era divenuto necessario a complemento dell' altro. I Tedeschi portarono dalle loro foreste la libertà individuale, la indipendenza personale, il vigore delle piccole associazioni ; i Latini avevano già trovato 1' unità dello Stato, un concetto più generale e organico della società, l'idea politica della famiglia, quale noi la vedremo più tardi trionfare nel Comune. Dall' impasto di queste due società diverse, dovrà nascere la società moderna, nella quale l'azione dell'una è di rado scompagnata da quella dell'altra, ed è perciò vano il presumere di farla derivare esclusivamente dall'una o dall' altra di esse.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Secondo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1894 pagine 269

   

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